La manovra. Protesta organizzata dall'Anci a Roma. E oggi sciopero generale della Cgil
Alemanno: atto di prepotenza inaccettabili. Chiamparino: dov'è il federalismo fiscale?
Agata Biondini italia@epolis.sm ¦
Sono arrivati a Roma in tanti da tutta Italia e in rappresentanza di ogni schieramento politico. Hanno protestato davanti a Montecitorio proprio mentre in aula prendeva il via il dibattito sulla Finanziaria. Hanno incontrato il sottosegretario Gianni Letta e il ministro Roberto Calderoli, poi il presidente della Camera, Gianfranco Fini ma senza ottenere risultati significativi. Così hanno dichiarato la rottura dei rapporti con il governo e l’avvio di una campagna di informazione su tutto il territorio nazionale per informare i cittadini delle scelte «incondivisibili » dell’esecutivo.
LA MOBILITAZIONE dei sindaci contro la Finanziaria continua, fino a quando le risposte non arriveranno. Nel corso di una seduta straordinaria del consiglio nazionaledell’Anci, l’associazione dei Comuni che ha indetto la protesta di ieri, i sindaci hanno detto all’unisono e a gran voce che non vogliono essere ritenuti i responsabili dello spreco e dello sperpero pubblico; rivendicano più autonomia e pari dignità istituzionale. «I tagli costituiscono - ha detto intervenendo fra i primi, Gianni Alemanno, presidente del Consiglio dell’Anci e sindaco di Roma - un atto di prepotenza inaccettabile oltre che un atto ingiustificato dal punto di vista finanziario». Sergio Chiamparino, presidente dell’Anci, ha invitato ad una mobilitazione ferma e ha posto all’approvazione del consiglio un ordine del giorno. L'Anci da tempo chiede al governo una discussione vera che porti innanzitutto alla modifica del patto di stabilità e alla restituzione della autonomia finanziaria ai Comuni che avrebbe dovuto costituire il primo dei decreti attuativi del federalismo fiscale. Ma sotto accusa ci sono anche il rimborso parziale dei mancati introiti derivanti dall’abolizione dell’Ici sulla prima casa, il taglio dei trasferimenti erariali e l’inserimento di norme come il taglio del numero dei consiglieri, degli assessori, dei municipi. Intanto oggi si fermano i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza aderenti alla Cgil. Lo sciopero generale di 8 ore è stato indetto per sollecitare il rinnovo dei contratti di categoria, per la stabilizzazione dei precari e contro la riforma della pubblica amministrazione. I dipendenti pubblici scenderanno in piazza a Roma, Milano e Napoli.
Eurolandia
È di nuovo crescita ¦
¦ Il Pil italiano è tornato a crescere nel terzo trimestre del 2009, ponendo fine a una caduta durata 15 mesi consecutivi. L’Istat conferma i dati forniti in sede preliminare: tra giugno e settembre il prodotto interno lordo è salito dello 0,6%, per un dato tendenziale in calo del 4,6%.