VENERDÌ, 11 DICEMBRE 2009
Pagina 20 - Economia
In 500 a Roma: non siamo spreconi, il patto di stabilità ci blocca
ROMA. Il governo è intenzionato a chiedere la fiducia sulla manovra economica, nonostante l’opposizione abbia ridotto all’osso i propri emendamenti. «Nella maggioranza c’è un malessere vero» ammonisce Bersani (Pd) mentre il sottosegretario Vegas difende il testo “blindato” che martedì sarà sottoposto al voto. Ma contro la Finanziaria parte la rivolta dei sindaci. L’Anci, l’associazione dei comuni italiani, interrompe i rapporti con l’esecutivo e avvia una campagna di informazione per spiegare ai cittadini che i tagli costringeranno le amministrazioni pubbliche a ridimensionare in qualità e quantità numerosi servizi pubblici.
La protesta degli enti locali è stata decisa dopo una manifestazione di 500 sindaci in piazza Montecitorio. Sotto accusa la Finanziaria: il rimborso solo parziale dei mancati introiti causati dall’abolizione dell’Ici, il taglio dei trasferimenti erariali ai Comuni e del numero di consiglieri e assessori, definito come «contenimento dei costi della politica». In concreto si tratterebbe di un risparmio di soli 12 milioni.
I Comuni non vogliono essere definiti come uno spreco e hanno esposto le proprie ragioni al sottosegretario Gianni Letta. «Abbiamo chiesto - spiega il sindaco di Torino e presiente dell’Anci, Sergio Chiamparino - che si provveda almeno a eliminare le sanzioni per chi sfora il patto di stabilità».
Ma il governo sembra orientato a dire no. I sindaci hanno ricevuto la solidarietà di Bersani, Di Pietro, Casini e del presidente della Camera Fini. Alla manifestazione erano presenti anche i sindaci abruzzesi che chiedono al governo, anche per l’anno prossimo, la possibilità di non pagare le tasse. (v.l.)