Provincia. Ieri mattina l'assessorato dell'Ambiente ha presentato il Rapporto annuale
La differenziata cresce al 36%: era sotto il 5% nel 2004
Tendenza positiva anche se alcuni comuni virtuosi registrano un calo. Adesso si attende il balzo in avanti di Cagliari e Quartu.
I cittadini diventano sempre più virtuosi. Ma, attenzione, il calo di tensione è sempre dietro l'angolo. È questo, in pillole, il messaggio emerso nel corso della conferenza stampa convocata dall'assessore provinciale all'Ambiente Ignazio Tolu per presentare il Rapporto 2008 sulla produzione di rifiuti nella Provincia di Cagliari. I cittadini diventano sempre più virtuosi, si diceva, perché aumenta la raccolta differenziata: si è passati dal 4,75% del 2004 al 35,69% dello scorso anno (e con la prospettiva di sfondare il 40% nel 2009. Il rischio, però, è sempre dietro l'angolo: nell'ultimo anno, alcuni comuni particolarmente virtuosi hanno registrato un calo nella raccolta differenziata. «Dovuta», spiega l'assessore, «al fatto che i cittadini non hanno riscontri né dal punto di vista di miglioramento della qualità del servizio né da un calo delle loro spese».
LA CRESCITA Certo, il risultato non è il linea con quanto richiesto dalla Regione che aveva stabilito come obiettivo il 40% per il 2008 e il 50% per il 2009. La “colpa” è dei comuni più grandi, in particolare, di Cagliari e Quartu. Dal momento che il capoluogo rappresenta un terzo dei conferimenti mentre la seconda città della Provincia ne porta un decimo, la loro percentuale finisce con il pesare enormemente sui risultati globali. «Ma bisogna riconoscere a Cagliari e a Quartu», ammette Tolu, «un miglioramento negli ultimi anni». La percentuale del capoluogo, ferma al 17% nel 2008, salirà al 38% nell'anno in corso; Quartu passerà dal 36% al 57%. Buoni risultati che, però, impallidiscono al cospetto di alcune amministrazioni particolarmente virtuose: Villa San Pietro è al 77%, Guasila al 74%, Soleminis al 68%.
I CONFERIMENTI Dalle percentuali ai numeri assoluti. Cagliari è anche il comune che produce la maggior quantità di rifiuti in provincia: nel 2008 ha prodotto 98.642 tonnellate di rifiuti, seguita da Quartu (35.906) e Assemini (12,214). Mediamente ogni cittadino produce 433,77 chili di rifiuti l'anno: 278,53 di rifiuti “normali” e 155,24 che finiscono, invece, nella raccolta differenziata.
LA POLEMICA La conferenza stampa serve per presentare il rapporto. E anche per accendere una polemica. A Tolu proprio non piace la Tarsu. «Una tassa iniqua», la definisce. «Una tassa», prosegue, «che non tiene conto delle diverse tipologie di cittadini e dei vari territori. Sarebbe molto più equo sperimentare il Tia». Il Tributo di igiene ambientale, secondo l'assessore, sarebbe più equo e rispondente all'effettiva produzione dei rifiuti del singolo cittadino. Tolu ne ha approfittato anche per lanciare un appello alla Regione: chiede lo slittamento del termine del 17 gennaio 2010 per l'individuazione e la realizzazione di ecocentri in ogni comune della Provincia.
LA SCUOLA A margine dell'incontro, si è parlato anche dell'iniziativa portata nelle scuole elementari e media della Provincia: i ragazzi di 81 istituti della primaria e di 41 della secondaria di primo grado hanno avuto un kit, realizzato dalla Giunti prodotti educativi, per far prender loro confidenza con la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, attraverso la società Igeam di Roma, sono stati forniti ai docenti i mezzi per poter utilizzare nel corso dell'anno scolastico il kit fornito ai ragazzi. Nei prossimi giorni, sarà in rete il sito www.failadifferenza.it. Nella campagna sono state coinvolte 636 classi per un totale di circa 12 mila alunni.
MARCELLO COCCO
10/12/2009