Commercio.
La crisi svuota le tasche e ritarda gli acquisti: «Ora si guarda, meglio le bancarelle dei negozi»
In via Roma impazzano l'artigianato senegalese e i cannoli del boss cinematografico
La crisi e i regali low cost. Licenziamenti, cassa integrazione, precariato. La crisi semina il panico e vuota le tasche. Meglio dunque andare a frugare nei gazebo del mercatino di Natale di via Roma, dove c'è ancora la possibilità di acquistare “pensierini” a buon mercato. L'artigianato etnico, peruviano e senegalese, va per la maggiore. Non mancano i libri usati, mentre impressiona la mole di persone che assalta il gazebo dei carciofi, quello delle olive e dei prodotti siciliani, cannoli e passito, col marchio de “Il Padrino”. DA IERI i gazebo sono aperti al pubblico: sessanta in tutto. tutti ambulanti iscritti all'Ulaas che si è aggiudicato la gara per l'organizzazione e la gestione del mercatino. Famiglie, coppiette, gruppi di giovani. Tutti alla ricerca di un pensierino che non rosicchi eccessivamente il budget a disposizione. «Sono venuto qui per farmi un'idea per i regali di Natale», racconta Alessandro Frau a spasso con la ragazza, «è un'alternativa ai centri commerciali». E c'è anche chi ne approfitta per fare la spesa. Grande successo per i carciofi di Serramanna andati a ruba e per il pane di Gergei, ma la vera novità sono stati i prodotti siciliani della ditta “Dolcezze siciliane - Il Padrino”. Gran folla all'assaggio dei dolci coi canditi e la pasta di mandorle e i cannoli tipici. «QUEST'ANNO stanno andando di moda gli articoli etnici», spiega Vincenzo Pandolfi, organizzatore del Mercatino, «affari d'oro soprattutto per l'artigianato africano e l'abbigliamento peruviano. Mi dicono che hanno venduto un sacco di maglioni colorati. E poi un grande successo per questi vassoi colorati senegalesi. Ma come sempre a fare la parte del leone saranno gli alimentari. Anche se quest'anno col Comune abbiamo avuto qualche problemino», conclude, «speriamo di riuscire a dare un servizio alla città». FORMAGGI, prosciutti e dolci finiranno sotto gli alberi il 24 e sulle tavole il 25. «Con la roba da mangiare accontenti tutti, soprattutto quando è buona», sottolinea con realismo Antonella Deiana, assidua frequentatrice del Mercatino, come Marco Sollai, che assaggia su casizolu, dopo aver comprato una bambola alla figlia: «Vengo tutti gli anni », racconta, «i prezzi sono buoni e poi qualche regalino lo si trova sempre. Cosa ho comprato? Per me un libro e una bambola alla bambina». ? EN.NE