Concerti. Mattinata al Lirico, sul podio il ventiduenne veronese Andrea Battistoni
Hanno spento i cellulari, senza che nessuna voce fuori campo glielo intimasse. Nessuno però deve aver detto loro che non è necessario applaudire l'orchestra tutte le volte che prende fiato, tra un movimento e l'altro della Prima sinfonia di Beethoven, o tra un Domine Deus e un Domine Fili Unigenite del Gloria di Vivaldi. Ma si sa, i silenzi non piacciono ai giovani. E così, tra un allegro con brio e un andante cantabile con moto, battono entusiasti le mani, incuranti di quei sempre più rassegnati shhhh dei loro insegnanti. Al Lirico di Cagliari, in una bella mattinata di sabato, sono più di settecento, dalle elementari alle superiori. Applausi fuori luogo a parte, sono molto rispettosi, non ridono, non tossiscono, gesticolano molto, a imitazione del Maestro. Scrutano con curiosità gli orchestrali, che vestono fuori ordinanza, jeans e maglietta. Si intimidiscono un po' di fronte alle tre coriste soliste del Gloria (Graziella Ortu, Giuliana Porcu, Irene Macutan, sobriamente in nero), seguono Andrea Battistoni, che dirige orchestra e coro con piglio sicuro. Ragazzi, sapete che ha solo 22 anni? “Minziga”, commentano. Ed è ammirazione, la loro.
Il programma non è dei più facili (ne sa qualcosa Angelica, clandestina di 22 mesi). Ma trascorrere una mattinata a teatro - oltre al concerto, visite guidate ai laboratori e alle sale prova - è sempre meglio che andare a scuola, no? E allora eccoli qui, a prendere confidenza con un luogo che nel resto d'Europa è di casa sin dalla più tenera infanzia. Eccoli andare “Verso Natale”, con questo concerto straordinario, realizzato in collaborazione col Comune e l'assessorato comunale alle Politiche Sociali, che chiude un progetto di promozione turistica (Teatro Aperto) avviato col contributo dell'assessorato regionale al turismo.
Per una mattina il teatro appartiene solo a loro. A loro e a quel direttore che ha una manciata d'anni in più e un'altra storia. A Cagliari da qualche settimana, molto amato dall'Orchestra del Lirico, questo veronese ricco di talento sta dando vita con entusiasmo all'attività didattico-musicale del Lirico: qualcosa di più mirato, per la verità, rispetto al concerto di ieri. Avviato a fine novembre, il ciclo riprenderà la prossima settimana (mercoledì, giovedì, venerdì, sabato alle 11) e lunedì 14 (alle 10) nella Sala Prove Orchestra del Teatro. Gli appuntamenti musicali denominati “Il direttore d'orchestra” sono dedicati alla più bella delle sinfonie di Beethoven, la Settima. A Battistoni il compito di spiegare il ruolo del direttore. Ai ragazzi l'opportunità di conoscere un mondo che vede l'Italia ai primi posti per le eccellenze e agli ultimi per la cultura diffusa. Ad altri la speranza per un teatro che nonostante i tagli si apre ai giovanissimi, insegna loro ad ascoltare, e sa sorridere dei troppi applausi fuori posto. «È stato un concerto impegnativo», commenta Battistoni. «Soprattutto Beethoven (il coro li distrae di più) ma se non gli si propone mai niente non si può pensare che l'interesse venga da solo». Parola di ventiduenne, che ama le musiche da film, Tom Waits e segue “X Factor”.
MARIA PAOLA MASALA
06/12/2009