Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musica sotto le stelle, niente autorizzazione

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2008

chioschi 


Le autorizzazioni per gli intrattenimenti notturni al Poetto non sono arrivate. Sono in ritardo come il bel tempo. Due elementi che insieme non hanno ancora fatto partire nel modo sperato l'attività dei chioschi del lungomare, che quest'anno sperano di potersi rifare dopo una stagione estiva deludente come quella del 2007.
«Bastano 30 giorni di maestrale per mettere a rischio l'investimento». Così tirano le somme i titolari dei baretti della spiaggia cagliaritana, preoccupati per la pioggia e il freddo di questi giorni. Non solo: «Speriamo di non dover combattere anche con la concorrenza sleale di chi l'anno scorso ci ha tolto il 20 percento degli affari».
Soffia un vento di polemica sui chioschi del Poetto. Anche se l'assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune non ha ancora rilasciato i permessi per esecuzioni musicali, alcuni proprietari hanno già programmato un vasto numero di appuntamenti, da offrire fino a settembre. «Dovrebbe essere tutto pronto - commenta Sergio Maxia, presidente del consorzio Poetto services - manca solo la firma definitiva. Contiamo di ricevere il via libera lunedì».
La preoccupazione maggiore, però, non è data solo dal meteo, che «è in grado di compromettere l'incasso di tutta l'estate», spiega Cenzo Franceschi del Corto Maltese. In particolare «basta un mese di brutto tempo per farti andare quasi in rovina». C'è un altro problema. «Lo scorso anno - continua - l'investimento è stato messo a rischio anche dall'attività di coloro che si mettevano vicino a noi e vendono alcolici a costi stracciati rispetto ai nostri». Ecco, secondo Franceschi, cosa è successo la scorsa estate: «Ogni notte arrivavano altri venditori che offrivano birra a metà prezzo. Senza alcuna regolamentazione. E tanti, ovviamente, preferivano comprare da loro. Ci hanno portato via il 20 percento degli affari. Abbiamo chiesto al Comune di darci una mano e vigilare su questo tipo di comportamento».
Contro l'attività dei baretti, però, si sono scagliati i residenti del quartiere, che hanno denunciato i titolari per disturbo alla quiete notturna. Due i processi sono ancora in corso in Tribunale. Il consorzio ha provato a giustificarsi. «Rispettiamo le regole - aggiunge Maxia - ma altri esagerano e poi ci passiamo anche noi». Chi non fa parte della cooperativa, però, vuole dire la sua. «Anche noi - chiarisce Maristella Argiolas, titolare dell'Iguana - osserviamo la disciplina delle attività permesse sul demanio. Da me, per esempio, si lavora solo durante il giorno, nel rispetto dei pazienti dell'ospedale e dell'Aias».
STEFANO CORTIS

08/06/2008