Blitz degli uomini della Capitaneria di porto, 15 verbali per sanzioni amministrative
La maggior parte non aveva esposto i cartellini con l'indicazione precisa della provenienza del pesce: sono quindici, in tutto, i verbali per sanzioni amministrative elevati a carico di commercianti di pesce da parte degli uomini della capitaneria di porto di Cagliari.
In un'ampia operazione di controllo su tutta la zona di competenza (praticamente l'intera Sardegna meridionale, partendo da Bosa verso sud per arrivare al capoluogo e da qui, verso est, fino ad Arbatax), sono stati passati al setaccio mercati ittici, mercati civici e punti vendita.
ARBATAX, UNA DENUNCIA Una sola denuncia per illecito penale è stata elevata a carico di un venditore di pesce di Arbatax accusato di aver spacciato per fresco del pesce che era, in realtà, scongelato.
IL BLITZ I controlli, scattati martedì mattina e andati avanti fino a ieri pomeriggio, hanno impegnato, oltre agli uomini della guardia costiera, anche numerosi carabinieri e hanno riguardato l'intera filiera della pesca, un comparto che, nella zona di competenza della guardia costiera di Cagliari, conta circa 800 addetti diretti e 3.000 posti di lavoro nell'indotto. Più che sulle attività in mare, i controlli si sono concentrati sulla distribuzione e la vendita al dettaglio.
MERCATI AL SETACCIO A Cagliari, in particolare, sono stati passati al setaccio i box dei mercati di San Benedetto e via Quirra e quelli del mercato ittico. E proprio nei mercati del capoluogo sarebbe stata rilevata, spiegano gli uomini della Capitaneria, la «quasi totalità» delle irregolarità contestate: salvo poche eccezioni, le violazioni riguardavano le disposizioni in materia di tracciabilità del prodotto. ( m. n. )
03/12/2009