MERCOLEDÌ, 02 DICEMBRE 2009
Pagina 11 - Sardegna
Maninchedda: «Gazzarra». Cherchi: «Richiesta legittima»
CAGLIARI. Non c’è pace per gli enti locali neppure nel rapporto con la Regione. Lo scontro è sulle risorse della Finanziaria: i Comuni e le Province - che la settimana scorsa hanno manifestato in Consiglio regionale - lamentano il mancato adeguamento del Fondo unico, la giunta e la maggioranza di Centrodestra replicano che vanno conteggiate anche gli altri stanziamenti e che in ogni caso tutti devono collaborare al risanamento della spesa pubblica.
Oggi, a mezzogiorno, c’è un nuovo incontro tra i rappresentanti degli enti locali e la commissione Bilancio. E proprio ieri, durante la discussione generale della Finanziaria, il presidente Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha duramente polemizzato con l’Anci, accusando l’associazione presieduta dal sindaco di Carbonia, Tore Cherchi, associazione che comprende quasi la totalità dei Comuni sardi, di aver «montato una gazzarra indegna» la settimana scorsa. Ad avviso dell’esponente sardista l’intento dell’Anci è quello di «non dare al Consiglio regionale il suo ruolo di rappresentatività». Dopo aver detto che «il Fondo unico è stato aumentato, ma l’Anci detrae le somme trasferite per il contrasto alla povertà e per i cantieri comunali», Maninchedda ha insistito: «I sindaci sarebbero i santi, mentre questo è il luogo della classe dirigente cialtrona». Ma, ha aggiunto, «vorrei proprio farla un’inchiesta su cosa hanno fatto gli amministratori, a cominciare dalle zone interne». Quanto alla richiesta rivolta alla Regione di garantire i fondi per lo sviluppo, Maninchedda ha affermato - rivolto anche ai consiglieri di opposizione - che «qui si vogliono solo rappresentare i bisogni, mentre non si parla di come si può produrre sviluppo senza aumentare il debito pubblico».
La prima replica è stata di Franco Cuccureddu, consigliere regionale dell’Mpa e sindaco di Castelsardo, che ha partecipato alla manifestazione della settimana scorsa (prendendosi i rimbrotti del capogruppo del Pdl, Mario Diana). Cuccureddu ha detto a Maninchedda «no agli atteggiamenti di superiorità e di presunzione» e ha quindi ricordato la «pari legittimazione» di sindaci e consiglieri regionali.
In vista dell’incontro di oggi, Tore Cherchi non ha voluto polemizzare con Maninchedda: «La protesta e le sue motivazioni sono una cosa seria, non possono essere liquidate con una battuta». E ha precisato: «L’Anci sta chiedendo l’applicazione di una legge che è figlia dell’articolo 119 della Costituzione. E sottolineo che la richiesta dei sindaci è unanime, senza distinzioni di colore politico. La verità è che quei fondi ci spettano e che loro hanno la coda di paglia, perché altrimenti ci risponderebbero che ce li hanno dati. La verità è che si mette in discussione il principio dell’autonomia finanziaria dei Comuni». Il presidente dell’Anci ha però espresso l’auspicio che «nessuno voglia andare verso una controriforma». Quanto agli interventi per lo sviluppo, Cherchi ha replicato: «Il 60 per cento degli investimenti della pubblica amministrazione è dei Comuni. Parlano i numeri». (f. per.)