Arriva in Procura la vicenda dell'auto rimossa con dentro una bimba di due anni
Il mistero della Fiat 500: chi l'ha guidata sino a viale Trieste?
La donna cerca i testimoni che hanno visto il carro attrezzi prelevare l'auto con all'interno al figlia. La madre e il compagno senza patente.
La vicenda della bimba addormentata dentro un'auto rimossa dal carro attrezzi della Polizia municipale finirà in tribunale. Il comandante dei vigili urbani Mario Delogu annuncia di aver inviato un rapporto alla Procura per abbandono di minore. Di contro la madre della piccola afferma di voler percorrere la strada giudiziale civile. Di certo c'è qualcosa di strano nella storia accaduta lunedì sera in viale Trieste, dove il carro attrezzi ha prelevato una Fiat 500, parcheggiata in modo irregolare all'angolo con via Bruscu Onnis, con all'interno una bambina di due anni addormentata e il suo cagnolino. La madre in fila in una tabaccheria, il compagno al cellulare. Due i fronti: come può una madre lasciare incustodita una bimba in macchina; perché l'agente di polizia municipale non ha controllato se all'interno c'era qualcuno?
L'AVVOCATO Maria Itria Bellu rappresenta la mamma della bimba. «Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire, la questione va certamente approfondita, ma è sconcertante che non abbiamo visto la piccola e il cagnolino». Stesso interrogativo che si pone la mamma della bimba, che aggiunge. «Nessuno ha fischiato, ho visto il carro attrezzi, ma non pensavo stesse prelevando l'auto con mia figlia. Sono stati velocissimi. Quando l'abbiamo raggiunto ci hanno consigliato di non raccontare niente ai giornali». E il suo compagno? «Era distratto, si è accorto dell'accaduto tardi». Chi guidava l'auto? «Un mio amico».
LA POLIZIA MUNICIPALE Il comandante della Polizia municipale nel rapporto inviato in Procura ipotizza il reato di abbandono di minore. «C'è qualcosa di strano in questa storia: come è arrivata lì la macchina visto che la donna non aveva patente, mentre al suo compagno era stata ritirata?» Perché il poliziotto non si è accorto della presenza della bimba e del cagnolino nell'auto? «Pioveva, l'auto era chiusa a chiave, aveva i finestrini sollevati e la piccola, lo abbiamo scoperto solo dopo, era sdraiata sul sedile posteriore coperta da un indumento».
IL PROCURATORE Roberto Melis è sostituto procuratore al Tribunale per i minorenni. Una posizione privilegiata per analizzare un episodio inquietante. «Premetto che non conosco il caso in questione. Posso affermare, però, che il sistema di vita a ritmi così vorticosi a volte comporta disattenzioni nei confronti dei più piccoli». Quanti casi simili all'anno? «Uno o due». Come vi comportate? «Facciamo delle verifiche. Se si è trattato di una vicenda accidentale, di un'incomprensione la storia si chiude. Se riscontriamo una situazione familiare inadeguata apriamo un procedimento civile». In cosa consiste? «A seconda della gravità avvisiamo i servizi sociali, applichiamo delle prescrizioni o, nei casi più seri, incidiamo sulla potestà genitoriale».
ANDREA ARTIZZU
02/12/2009