Rilievi anche al progetto fatto predisporre dalla società rossoblù per la Karalis arena. Ma in Comune resta la fiducia
La Figc: troppo lunghi i tempi del bando per lo stadio
Il dubbio è che il bando possa non essere ancora stato scritto quando la Figc dovrà presentare il dossier definitivo sulla candidatura Uefa.
Dopo tanto lavoro, decine di riunioni, decisioni sofferte e infine una delibera di Giunta arrivata a sorpresa una settimana fa, l'ammissione della città di Cagliari al dossier da presentare all'Uefa per la candidatura a organizzare gli Europei di calcio 2016 è di nuovo a rischio.
NOVITÀ Il particolare è emerso nel corso della riunione tecnica svoltasi venerdì scorso nella sede della Figc di via Po (assenti sia i rappresentanti del Comune che quelli del Cagliari calcio). A far vacillare la posizione della città capoluogo della Sardegna sarebbe proprio il testo della delibera approvata lunedì scorso, attraverso la quale l'esecutivo guidato da Emilio Floris ha ufficializzato l'intenzione di far costruire da un privato un nuovo stadio sulle fondamenta dell'attuale Sant'Elia. Scelta attesa da anni, che sembrava andare proprio nella direzione chiesta dalla Federazione in vista della compilazione di un fascicolo che proponesse all'Uefa degli impianti sportivi nuovi di zecca, funzionali e comodi.
SORPRESA Eppure il testo, soprattutto nella parte in cui si fa riferimento ai tre mesi di tempo assegnati agli uffici comunali per redigere il bando di gara per l'assegnazione del diritto di superficie, è finito sotto il mirino della commissione tecnica della Figc. «Perché, in teoria, lo stesso bando potrebbe ancora non essere stato redatto quando (il 15 gennaio del 2010) dovremo consegnare il dossier definitivo agli organismi europei - fanno sapere da Roma - per noi costituirebbe un rischio troppo grosso scegliere Cagliari come una delle nove città candidate, perché un qualsiasi contrattempo nella procedura per l'assegnazione del diritto di superficie rischierebbe di precludere la possibilità di costruire l'impianto in tempo utile. Con la conseguenza che l'intera candidatura italiana potrebbe risentirne».
PROGETTO Ma questo non è stato l'unico rilievo indirizzato alla parte finale della documentazione prodotta dal Comune e dal team di tecnici incaricato di realizzare il progetto per la Karalis arena, la struttura che dovrebbe sorgere sulle ceneri del Sant'Elia: problemi sono stati rilevati per quel che riguarda i servizi igienici, quelli riservati ai disabili, i punti per ristoro e commercio (troppo pochi quelli previsti dal Cagliari calcio) e gli accessi. Sul punto da ambienti della società rossoblù si ostenta sicurezza: «Già in passato siamo stati tra i primi a mettere lo stadio a norma, anche in questo caso si tratta di aggiustamenti che non i progettisti non avranno difficoltà ad apportare in tempi brevissimi».
FIDUCIA In Comune, invece, non risulta che ci siano rilievi sulle questioni legate alla delibera di lunedì scorso: «Siamo certi di poter dare alla Federazione tutti i chiarimenti che verranno ritenuti necessari - dice l'assessore agli Affari legali Giuseppe Farris, che ha collaborato col sindaco per l'adozione della delibera sulla concessione del diritto di superficie - abbiamo messo nero su bianco che potrebbero essere necessari fino a tre mesi, ma il testo del bando di gara potrebbe arrivare anche prima». Ottimismo ostenta che il capo di gabinetto Francesco Cicero, che da Floris è stato delegato a tenere i rapporti con la Figc: «Abbiamo risposto tempestivamente a tutti i quesiti che ci sono stati posti in queste settimane, lo faremo anche questa volta».
ANTHONY MURONI
02/12/2009