Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I big della vela torneranno nel 2009

Fonte: L'Unione Sarda
28 aprile 2008

Il velista di Palau: «L'organizzazione deve credere nel pubblico, accoglierlo su imbarcazioni apposite per assistere alle regate».Una vela da piegare, un saluto. Una regolazione da fare, una stretta di mano. Il soggiorno cagliaritano di Camillo Zucconi, unico sardo in gara nella Cagliari Cup a bordo di Hiroshi Città di Milano, è stato doppiamente frenetico: per i ritmi, faticosi, imposti dalla vita professionistica scelta una decina d'anni fa; e per la continua rimpatriata con amici e velisti di tutta l'Isola, attirati in banchina dal suo rientro a casa e dalla fama degli RC44 e relativi campioni. «Ho assaporato, e non sono stato l'unico, l'atmosfera calorosa e lo spirito di accoglienza tutto sardo: a nome di tutti posso definirlo senza esitazioni come la nota più positiva della tappa cagliaritana». Più dell'organizzazione impeccabile, più delle condizioni meteo esaltanti. «Tutto questo, se non scontato, era quantomeno previsto dall'assegnazione», spiega Zucconi, nato a Palau, «l'ospitalità forte e sincera, la partecipazione discreta no, e hanno fatto la differenza». Non stupisce quindi che, durante la riunione degli armatori, sia emersa l'unanime volontà di confermare Cagliari nell'edizione 2009. Un'anticipazione che, insieme all'entusiasmo del pubblico, già premia gli sforzi organizzativi dello Yacht Club Cagliari. Sin dall'attracco alla Darsena del porto, la carovana degli RC 44 ha attirato gli sguardi curiosi, le domande e i complimenti dei cagliaritani, tanti non specialisti. «La location centrale, oltre a essere comoda per gli equipaggi, ha creato un rapporto tra l'evento e la città, proseguito durante le regate grazie al posizionamento ravvicinato del campo alla costa», ha osservato Zucconi, «il contatto diretto con la gente è raro nella vela: l'abbiamo apprezzato, l'organizzazione deve credere nel pubblico, accoglierlo su imbarcazioni apposite per assistere alle regate». Intanto, sono stati gli equipaggi a immergersi nell'atmosfera della Cagliari vecchia. «Una sera abbiamo visitato il quartiere di Castello e fatto tappa in qualche locale». Uno strappo mondano, e solo uno, alla vita monacale del team. «Colazione alle sette, allenamento, dura giornata in barca e a letto presto, dopo la cena in un ristorante vicino all'albergo». Per Zucconi e compagni giusto una puntata in pizzeria, la più rinomata della città. «Ma le altre squadre», assicura, «non hanno fatto complimenti: anche la cucina sarda ha avuto il meritato successo».CLARA MULAS 27/04/2008