SABATO, 28 NOVEMBRE 2009
Pagina 1 - Cagliari
La Giunta vuole a tutti i costi far approvare il documento contabile entro questo mese ma senza dibattito
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «Il sindaco Emilio Floris tragga le conseguenze e termini la consiliatura», questo quanto chiesto ieri dai consiglieri del centrosinistra dopo che la maggioranza non ha garantito il numero legale per una seduta straordinaria sull’assestamento di bilancio dell’assemblea municipale. Per l’opposizione il primo cittadino deve chiedere di «tornare anticipatamente al voto in quanto la maggioranza è sempre più sfaldata e la città merita di meglio».
La seduta era stata indetta per votare l’assestamento di bilancio», che scade lunedì. Proteste anche dal centrodestra: «In questo quadro - ha sottolineato Paolo Casu, indipendente che appoggia il sindaco - bisogna valutare se c’è ancora una maggioranza». L’assemblea consiliare era stata convocata per ieri mattina alle 11. «Dopo un’ora di attesa generosa quanto inutile da parte nostra - si legge in un comunicato del centrosinistra - scopriamo quel che (...) la maggioranza non è nemmeno in grado di garantire il numero legale. Nonostante il tentativo risibile del presidente del Consiglio, Sandro Corsini, di procrastinare il più a lungo possibile i tempi dell’appello, alla fine, dopo l’intervento del collega Mondo Perra (dello Sdi - ndr) che ha manifestato a nome del centrosinistra l’illegittimità dell’inizio dei lavori, anche Corsini si è dovuto arrendere alla fragilità del suo centrodestra».
I consiglieri d’oppposizione, intanto, avevano lasciato l’aula «in quanto - ha affermato Ninni Depau, capo gruppo del Pd - è in atto un vero e proprio boicottaggio politico da parte della maggioranza, che ha fatto carte false per approvare entro il 30 di questo mese l’assestamento di bilancio, senza di fatto coinvolgere il Consiglio». A questo punto «si è trattato dell’ennesima (...) debacle della giunta Floris e di quel che resta della compagine che nel 2006 aveva ottenuto dai cagliaritani le chiavi della città».
I consiglieri sottolineano che «questa pagina vergognosa viene scritta in una giornata importante, quando il consiglio comunale era chiamato a decidere», per comporre un vecchio contenzioso, «se pagare 4,6 milioni di euro (oltre ai 3,5 che ha già stanziato) ai Monopoli Stato in cambio di alcune aree a Sant’Elia». Terreni «dove le cooperative e l’ex Iacp (oggi Area) hanno già costruito». Il che significa che «tra pochi mesi, il Comune busserà cassa nelle case di centinaia di cagliaritani che hanno comprato un appartamento a Sant’Elia per rivalersi su quanto si è impegnato a pagare ai Monopoli di Stato».
Il Consiglio, ieri, è stato poi riconvocato per lunedì alle 11. «Ma la maggioranza dovrà trovare senso di responsabilità, garantendo la presenza in aula. In tante altre circostanze l’assemblea municipale ha potuto deliberare soltanto grazie alla presenza attiva del centrosinistra. Ora basta: ognuno faccia il suo, se è in grado».