Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune si compra Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
27 novembre 2009

In Consiglio comunale la delibera di assestamento di bilancio. Via libera al Bike sharing e al Car sharing

Transazione da 8 milioni con i Monopoli di Stato

Tra le aree libere di cui il Comune sta rientrando in possesso ci sono 251 mila metri quadri edificabili.
Un'area enorme, 730 ettari a sud est di Sant'Elia con confini a Terramaini e Su Siccu. Un decimo dei quali destinati a edilizia residenziale. I proprietari erano il Demanio dello Stato e la Regione. Il Comune l'aveva occupata d'urgenza, secondo i proprietari illegittimamente, per attuare un piano particolareggiato e un piano di zona che tra il '73 e l'89 ha consentito a Iacp, cooperative e imprese private di realizzare gran parte della nuova Sant'Elia (tra cui il complesso Del Favero) e di San Bartolomeo mentre parte delle aree sono rimaste libere. Nel '96 l'amministrazione dei Monopoli di Stato ha rivendicato un indennizzo per quelle occupazioni e dopo 13 anni di contenzioso le parti hanno firmato un accordo transattivo che prevede che il Comune paghi 8,1 milioni di euro.
«SPESA INGIUSTIFICATA» Parte di quei soldi, 3,4 milioni, la Giunta li ha trovati tra i residui passivi. Altri 4,6 milioni li deve reperire con una variazione di bilancio, in discussione oggi in Consiglio. Che ha fatto gridare allo scandalo l'opposizione: «Anziché promuovere, assieme alla Regione, un'iniziativa politica nei confronti del Governo perché gli vengano trasferiti i beni demaniali, ha accettato una transazione tecnica che prevede l'esborso di una somma rilevante», hanno tuonato Ninni Depau, Gianmario Selis e Lorenzo Cozzolino, componenti del Pd nella commissione Finanze.
«RISPARMIEREMO» L'ex assessore al Patrimonio Luciano Collu, uno dei padri della delibera, dà un'altra spiegazione. «Il contenzioso era in corso dal '96 e la transazione ci ha consentito di risparmiare sulle aree già edificate e di pagare un euro le altre. Inoltre la conclusione è arrivata al momento giusto, prima che i Monopoli di Stato diventassero un'agenzia profit che ha tra le missioni la monetizzazione del patrimonio». Paolo Zoccheddu, capo dell'area gestione del territorio del Comune, quantifica il risparmio: «Tra capitale e interessi, il conto era lievitato a 20 milioni: ne risparmiamo 12. L'alternativa era andare a giudizio e rischiare di essere condannati a pagare il massimo. Sia chiaro: siccome il Comune ha ceduto le aree a cooperative, Iacp (oggi Area) e imprese, che restano proprietarie degli edifici, si rivarrà su di loro per recuperare la somma».
LE AREE L'aspetto più rilevante è un altro: tra le aree libere di cui il Comune sta rientrando in possesso ce ne sono alcune, 251 mila metri quadri, edificabili. Altre, 57 mila metri, sono aree per l'istruzione, circa 200 mila metri per spazi pubblici di interesse comune e attrezzati. Le residenze possono essere realizzate, ad esempio, nel terreno triangolare tra viale Sant'Elia e via Salvatore Ferrara. «Ora che il Comune ha la titolarità delle aree può finalmente governarle», chiarisce Collu. «Potrà ad esempio ragionare sull'accordo di programma per Sant'Elia, quello che discende dal protocollo di intesa siglato dal sindaco e da Renato Soru, ma da una posizione di favore, da protagonista. E decidere che cosa programmare e che cosa è meglio per il suo territorio».
PISTE CICLABILI Nella delibera di variazione di bilancio che il Consiglio comunale discuterà oggi ci sono 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una pista ciclabile da piazza Matteotti al Poetto e Terramaini. Significa che il progetto annunciato sette anni fa si farà, grazie alla realizzazione di corsie preferenziali riservate alle bici.
BIKE SHARING Che potranno anche essere noleggiate. La Giunta ha messo in bilancio 400 mila euro per acquistare biciclette che saranno dislocate in vari punti della città, come avviene in tutto il mondo. Potranno, ad esempio, essere prelevate in via Roma ed essere lasciate al Poetto.
CAR SHARING Va avanti anche il progetto di car sharing, una sorta di autonoleggio self service. Funziona così: ci si iscrive alla società di gestione del servizio (nel caso di Cagliari il Ctm) e si riceve una smart card, si prenota l'auto telefonicamente o via internet, si va a prenderla in un parcheggio (si apre con la smart card), si usa da una a 72 ore e si riconsegna . Il pagamento avviene solitamente con carta prepagata. Il Comune sta trasferendo al Ctm 68 mila euro per completare finanziamenti già ricevuti.
FABIO MANCA

27/11/2009