Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel 1862 nacque il primo stabilimento balneare

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2009

La storia. Con i casotti 15 mila posti letto utilizzati sino alla demolizione del 1986

Sino all'inizio del secolo scorso le principali attività del Poetto erano legate all'estrazione del sale, intrapresa sin dai tempi più remoti e proseguita dagli Aragonesi e successivamente dagli Spagnoli, attraverso l'istituzione del monopolio del sale, riqualificata nel XIX secolo dai Savoia.
Solo dalla fine dell'800 si cominciò ad utilizzare il litorale nel periodo estivo per i “bagni a mare” lontano dal centro abitato. Nel 1862, in prossimità delle mura di Sant'Agostino, sorse per iniziativa dell'imprenditore Michele Carboni il primo stabilimento balneare, mentre negli anni successivi a Sa Perdixedda, La Scaffa e Giorgino furono realizzati i “Bagni Devoto”, i “Bagni Soro” e i nuovi “Bagni Carboni”. Con il progresso dei mezzi di locomozione il Poetto diventò area destinata alla balneazione e allo svago. Nel 1913, per iniziativa di Michele Carboni, sorse un nuovo stabilimento, poi rilevato dall'imprenditore Efisio D'Aquila. Nel 1914 Gaetano Usai realizzò la prima struttura del Lido. Nel periodo tra le due guerre mondiali furono realizzate sale da gioco e da ballo e le due strutture vennero utilizzate per la esecuzione di concerti, spettacoli di varietà ed operette.
Nel resto del litorale furono edificati un gran numero di casotti con stanze da letto, cucinino e una terrazza utilizzata come sala da pranzo dove numerose famiglie trascorrevano i mesi estivi.
Nel 1924 la Società delle Tramvie istituì un treno a vapore, sostituito successivamente con uno a trazione elettrica. Nel 1926 il Demanio rilasciò al Comune la concessione trentennale per l'uso dell'arenile, rinnovata nel 1954 per altri 30 anni. Dopo il rilascio della prima concessione, iniziarono le attività pianificatorie del Comune.
Negli anni '30 sorsero le prime ville padronali sul fronte mare ed il lungomare assunse una funzione baricentrica per le attività estive. Nel 1938 Ubaldo Badas progettò la “Colonia Dux”, poi destinata ad ospitare l'ospedale Marino. Durante la seconda guerra mondiale furono abbattuti tutti i casotti, che nel dopoguerra furono riedificati seguendo gli allineamenti indicati dalle disposizioni comunali. Fu possibile censire più di 4000 unità, con una capacità di circa 15.000 posti letto.
Negli anni '60 fu realizzato l'albergo “Golfo degli Angeli”, l'odierno ospedale Marino. L'utilizzo del litorale nel periodo estivo non subì sostanziali modifiche sino alla metà degli anni '80. Nell'86 la demolizione dei casotti e delle case a ridosso di Marina Piccola. E la nascita dei cosiddetti baretti. (f.ma.)

26/11/2009