Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sì al nuovo stadio, un bando pubblico vincolato al calcio

Fonte: La Nuova Sardegna
25 novembre 2009

MERCOLEDÌ, 25 NOVEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari





ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Semaforo verde per il nuovo stadio. Ieri sera la giunta comunale ha approvato la delibera per la concessione del diritto di superfice del terreno su cui sarà realizzata la struttura: vi sarà un bando di evidenza pubblica con la clausola che i rossoblu dovranno giocarvi le partite. In questi ultimi giorni c’è stata un’accelerata legata alla possibilità di inserire Cagliari negli europei del 2016. Già un anno fa la maggioranza del Consiglio si era pronunciata a favore.
Verso le 19,30 il sindaco Emilio Floris ha tenuto una conferenza stampa per illustrare la delibera.
Il terreno. La Regione aveva recentemente sbloccato l’ultimo problema: il terreno. Il nuovo stadio sarà infatti realizzato sull’area (47mila metri quadrati) dove insiste l’attuale struttura, spazio di proprietà della Regione. E questa ha delibera che il Comune può cedere a terzi il terreno, temporaneamente e per funzioni pubbliche.
Lo stadio. Non si sa ancora come sarà la nuova struttura, di certo dovrà essere in regola con le norme internazionali degli europei del 2016. L’unico progetto di riferimento è quello presentato da Massimo Cellino in qualità di presidente del Cagliari calcio: 25-30mila posti con, all’interno, strutture commerciali legate allo sport, spazi di ristore e ricezione.
Il Sant’Elia. L’attuale struttura sarà demolita e questo aspetto fa parte del bando. Il che significa che i costi saranno a carico di chi costruirà il nuovo impianto. L’attribuzione di questa spesa aveva visto su fronti opposti Cellino e il Comune, in quanto il primo non si voleva accollare i costi della rimozione. In passato diverse persone (tra cui l’ex consigliere regionale Carlo Dore) avevano chiesto che l’attuale stadio venisse conservato come patrimonio storico dei sardi. Ieri il primo cittadino ha risposto implicitamente, affermando che non si tratta di una struttura con un valore storico.
Cellino. Il «padre» dell’operazione può essere considerato Cellino che aveva presentato il progetto di un nuovo stadio sin dalla seconda consiliatura guidata da Mariano Delogu. Ma la questione si era arenata per l’impossibilità di fare un accordo diretto col Cagliari calcio e la necessità di procedere a un appalto pubblico.
Bando. La delibera approvata ieri sera dalla giunta comunale precisa che vi sarà («entro tre mesi») un bando di evidenza pubblica per la concessione del diritto di superfice con - come già detto - la clausola che chi vince dovrà obbligatoriamente farvi giocare i rossoblu. Il che, però, non implica che sia necessariamente Cellino ad aggiudicarsi l’area. Potrebbe, come ha spiegato il sindaco Floris, essere un altro imprenditore che stipula, a monte, un accordo col presidente del Cagliari calcio. Di certo, però, quest’ultimo farà ugualmente le funzioni di padrone di casa visto che controlla l’unico asso del gioco: la squadra del Cagliari.
Gli interessi. Oltre allo stadio, che dovrà essere realizzato a spese dell’aggiudicatario, quest’ultimo potrà cotruire anche altre strutture data l’ampiezza del terreno. Il tutto con una concessione (al termine della quale il costruito diventerà di proprietà del Comune) pluridecennale. Il tempo sarà definito in rapporto a quello che si vorrà realizzare e alle possibilità di rientro («non eccessivo») dall’investimento.