Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Carta: «L’acqua resterà in mano pubblica ma il buco di Abbanoa deve far riflettere»

Fonte: La Nuova Sardegna
25 novembre 2009

MERCOLEDÌ, 25 NOVEMBRE 2009

Pagina 6 - Sardegna

L’assessore ai Lavori pubblici interviene sui problemi del sistema idrico nell’isola






CAGLIARI. L’acqua è un bene pubblico e come tale deve restare. Lo sostiene l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Carta, che ha commentato così il decreto «salvainfrazioni» del governo in cui è stata inserita la privatizzazione dell’acqua. «Il decreto rappresenta uno scossone che il sistema doveva ricevere», ha spiegato Carta, «perché i dieci miliardi di euro di buco a livello nazionale e quello che stiamo vedendo oggi ad Abbanoa impongono delle riflessioni. Ma quelle riflessioni non ci faranno recedere dal considerare l’acqua un bene pubblico».
Intanto ieri il presidente di Abbanoa, Pietro Cadau, è stato ascoltato dalla commissione Bilancio: «Una situazione molto seria che necessita da parte della pubblica amministrazione di interventi strutturali e urgenti per far fronte all’emergenza», ha premesso Cadau. I debiti complessivi ammontano a 305 milioni di euro contro 400 milioni di crediti che non si riescono a incamerare (né si sa quanto di questa somma sarà realmente esigibile). Cadau ha affermato che le tariffe indicate dal piano d’ambito, ormai vecchio, non fanno i conti con la mancata capitalizzazione iniziale della società. Un altro dato significativo, emerso nell’incontro, è la perdita media del 40% nella rete idrica.