La distribuzione Al via 19 bacini su 34
Nel 2014 il gas dovrebbe raggiungere la Sardegna. E, per quella data, per consentire ai sardi 200 euro di risparmio sulla bolletta (ma anche 200 milioni in meno sul groppone dell'industria sarda), dovranno essere operative le reti di distribuzione in paesi e città e il collegamento tra le reti e il tubone principale che attraverserà l'Isola da Porto Botte (Sulcis) a Olbia.
LA REGIONE L'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa, già responsabile dell'Industria nella Giunta Pili che nel 2002 diede il là alla metanizzazione dell'Isola, ha ricordato che sette anni fa venne fatta una scelta strategica con i governi italiano e algerino, puntando sulle reti comunali, «proprio per far sì che i benefici del metano ricadessero concretamente sui sardi». L'Isola è divisa in 38 bacini intercomunali, 4 coincidono con Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, che già utilizzano il gas di città (per lo più aria propanata). Tra gli altri bacini, 19 sono pronti ad essere realizzati. In campo, tra risorse pubbliche (poco meno della metà) e private, ci sono oltre 400 milioni di euro. Quanto alla partita delle interconnessioni, i collegamenti tra il gasdotto principale e le reti urbane, «la Regione, attraverso l'azionista di Galsi, la Sfirs, è fortemente interessata. Serve chiarezza e unità di intenti per un progetto strategico per la Sardegna».
I COMUNI Sulla necessità di concretizzare in tempi rapidi il progetto Galsi e le sue ricadute sul territorio, si sono espressi anche i sindaci di Oristano Angela Nonnis e di Carbonia Salvatore Cherchi (che è anche presidente dell'Anci Sardegna). Il progetto s'ha da fare anche per il presidente della Provincia di Olbia-Tempio Pietrina Murrighile, che però chiede il rispetto dell'opinione pubblica olbiese che, sulla centrale di compressione in progetto nella città gallurese, manifesta perplessità sull'impatto ambientale.
RISPARMI Edgardo Curcio, presidente dell'Aiee, l'Associazione italiana economisti dell'energia, quantifica in 500 milioni di euro all'anno i risparmi energetici per la Sardegna, dalle utenze domestiche alla pubblica amministrazione passando per l'industria. Ma la Sardegna, lo ha detto chiaramente La Spisa, lo aveva evidenziato Pili qualche giorno fa in un'interrogazione al ministro Claudio Scajola, vuole essere protagonista anche nella realizzazione dell'infrastruttura. ( red. ec. )
24/11/2009