Il commento. Parla Cristian Solinas, ex presidente dell'ente universitario
«Questo piano è un'opportunità di riflessione per tutti: consentirà a Cagliari di candidarsi a diventare una vera città universitaria. Si procede sul solco della riforma avviata nell'ultimo quinquennio con l'obiettivo di avvicinare gli studenti ai luoghi della didattica». Non ha dubbi Christian Solinas, consigliere regionale del Psd'Az che, sino allo scorso aprile, guidava l'Agenzia nazionale per il diritto allo studio universitario e per cinque anni ha presieduto l'Ersu.
Nell'attesa di avere nelle mani il piano straordinario per la residenzialità universitaria, già ieri Solinas ha sposato quasi tutte le linee guida annunciate dal gruppo di lavoro dell'Ersu che ha completato la stesura del documento in due mesi (come previsto dall'articolo 10 del collegato alla finanziaria approvato il 7 agosto scorso). «Quell'articolo è frutto di un emendamento che abbiamo presentato con il gruppo sardista», prosegue, «per evitare di perdere i fondi per la residenzialità universitaria disponibili dall'accordo di programma quadro sull'ex semoleria e da una legge del 2000 che finanzia l'ospitalità universitaria. C'erano 135 milioni di euro che rischiavamo di perdere. In ogni caso per Cagliari è una grande opportunità». ( f. p. )
22/11/2009