Linea dura contro chi espone merce contraffatta dopo il blitz di giovedì e la reazione dei senegalesi contro i commercianti
Il prefetto: «Azioni congiunte di tutte le forze dell'ordine»
Bruno Corda. «Servono interventi quotidiani, altrimenti rischiamo di sprecare le forze per un giorno senza risolvere il problema».
Maurizio Onorato, assessore alla Polizia Municipale, dice che non ci sono più i senegalesi di una volta. «Sono giovani, aggressivi, non hanno il rispetto per la divisa che avevano le prime generazioni di immigrati e quando facciamo i controlli aggrediscono i nostri e ogni tanto ne mandano qualcuno in ospedale». Vero: l'estate scorsa al Poetto un senegalese braccato era fuggito dopo aver ferito gli agenti con un ombrellone. Nello stesso periodo un vigile urbano era stato colpito con un pugno in faccia da un gruppo di cinque ambulanti abusivi che vendevano merce contraffatta ai quali si era avvicinato per chiedere i documenti.
È la ragione per cui la Polizia Municipale non interviene quasi mai lasciando che continui il commercio abusivo, quello dei senegalesi che vendono merce contraffatta ma anche quello di chi agisce a ridosso dei mercati comunali. «Non può essere più un problema solo nostro, non siamo in grado di fronteggiarlo», aggiunge Onorato.
L'AGGRESSIONE L'episodio di venerdì nel largo Carlo Felice conferma le sue tesi, compresa quella della mutazione degli immigrati: dopo il blitz della Guardia di finanza che ha sequestrato cd e capi di abbigliamento contraffatti, un gruppo di senegalesi ha aggredito e minacciato alcuni commercianti, rei di aver chiamato le forze dell'ordine. Il problema è anche questo: che senso hanno i blitz estemporanei se si lascia che per almeno 350 giorni all'anno tutti campino serenamente davanti agli occhi di tutti?
IL PREFETTO: LINEA DURA Bruno Corda, prefetto vicario, concorda. Non a caso, in vista delle festività natalizie, ha iniziato a predisporre servizi di controllo. «Il blitz serve per aprire una strada, che però deve rimanere aperta», riconosce Corda. «Servono interventi quotidiani, altrimenti rischiamo di sprecare le nostre forze per un giorno senza risolvere il problema». E questo, assicura Corda, sarà fatto. «La settimana prossima, al massimo i primi giorni di dicembre, convocherò un apposito comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e pianificheremo servizi quotidiani di prevenzione del commercio abusivo. In prima linea ci sarà come sempre la Polizia municipale, ma tutte le altre forze dell'ordine daranno il loro contributo e il loro supporto. Sarà un'azione costante e sinergica che riguarderà tutte le zone della città e tutte le etnie», chiarisce Corda, «perché non è un problema di senegalesi ma di abusivismo. Inoltre», conclude il prefetto facente funzioni, «perseguiremo con fermezza gli episodi di minacce e violenza degli abusivi a danno dei commercianti».
LA FINANZA Francesco Bucarelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza, conferma l'importanza degli interventi disposti dalla Prefettura, ma invita anche i commercianti a denunciare eventuali aggressioni. «L'altro giorno dopo il blitz nessun commerciante ci ha segnalato episodi di violenza».
Vero è che dietro l'abusivismo ci sono problemi sociali. E questo dimostra la grande complessità delle questioni sul tappeto e forse aiuta a chiarire perché tutto resta sempre com'è. La situazione di tensione sotto il mercato di via Quirra lo conferma.
Dopo i controlli di venerdì, ieri nel Largo la situazione era quella di sempre. Borse di Vuitton, Nike, giubbotti Moncler taroccati venduti di fronte ai negozi in regola. In attesa del prossimo blitz.
FABIO MANCA
22/11/2009