Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, Corsini è il nuovo presidente

Fonte: L'Unione Sarda
6 giugno 2008

Il consigliere di Forza Italia eletto alla terza votazione; l'opposizione si astiene

Le prime parole: «Basta con le polemiche, dialoghiamo»
Nel discorso di insediamento un attimo di commozione quando ricorda Ghigo Solinas.
Quando ha ricordato il suo predecessore, Ghigo Solinas, non è riuscito a trattenere un lacrima. Una reazione incontrollabile che lascia chiaramente intendere in che modo Sandro Corsini, nuovo presidente del Consiglio comunale, gestirà l'aula. Niente pugno di ferro, il consigliere forzista, eletto alla terza votazione, intende evitare la logica del muro contro muro. «Abbandoniamo», ha detto nel suo breve discorso di insediamento, «le sterili diatribe, le polemiche. Dobbiamo puntare al dialogo per il bene della città». E, giusto per spiegare ulteriormente il suo pensiero, ha pubblicamente ringraziato i consiglieri del centrodestra per averlo eletto. Nel dopo seduta, ha allargato i ringraziamenti anche quelli di centrosinistra che non hanno partecipato al volo. «In quell'astensione», ha poi detto, «vedo un gesto di grande rispetto nei miei confronti».
LA SEDUTA Una conclusione da happy end . Anche se, nel corso della seduta, non sono mancati alcuni intoppi. Sono stati necessari tre scrutini per eleggere il presidente. Nessun dubbio sul fatto che nel primo non sarebbe stato raggiunto il quorum per l'elezione: Corsini ha ottenuto 18 voti mentre un voto ciascuno è andato a Casu e Lai (ci sono state anche una bianca e una nulla). Con il centrosinistra che non ha partecipato al voto, al candidato presidente sono mancati i voti di Giorgio Angius, assente, e di Paolo Casu che, invece, si è astenuto. Qualche attimo di tensione alla seconda votazione quando era sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri: Corsini ha ottenuto venti voti, uno in meno del necessario. Quel voto che non gli è stato dato proprio da Paolo Casu. La ragione? Il voto negato in commissione, raccontano i beneinformati, da Corsini a un'iniziativa di Casu. A quel punto, si è mosso lo stato maggiore del centrodestra per rimettere le cose sui binari giusti.
L'ELEZIONE Intervento quanto mai opportuno. La terza votazione era, in realtà, un ballottaggio tra i più votati del precedente scrutinio. Tra Sandro Corsini, cioè, forte di venti preferenze, e Maria Rita Petrini, indicata in un'unica scheda. A quel punto, su trentasei presenti, gli undici esponenti dell'opposizione si sono astenuti e Corsini ha fatto il pieno delle preferenze della maggioranza (25 voti su 25). Un'elezione accolta con un applauso quasi liberatorio da parte del centrosinistra. Dopo gli auguri al neo eletto, il vice presidente Sandro Vargiu ha messo al voto la proposta di insediare immediatamente il neo eletto: proposta approvata all'unanimità (anche con i voti del centrosinistra).
L'OPPOSIZIONE Tutto è bene quel che finisce bene. Anche se il centrosinistra non ha mostrato particolare entusiasmo. «Non nei confronti di Corsini», ha spiegato il democratico Marco Espa, «persona che merita grande stima. La maggioranza, però, ha dimostrato arroganza nei nostri confronti: il centrodestra ha scelto il presidente, un ruolo che dovrebbe garantire l'interno Consiglio, senza consultarci minimamente. È ovvio che, pur stimando Corsini, non potevamo votarlo».
I LAVORI Storico docente di educazione fisica (tra i suoi alunni anche l'attuale collega di partito Stefano Schirru, oltre al consigliere di An Alessandro Serra), il nuovo presidente è atteso da un battesimo di fuoco. Lunedì alle 16 (l'orario della seduta è stato anticipato per evitare concomitanze con l'esordio della Nazionale agli Europei), comincerà la discussione sul bilancio. Un terreno sul quale, normalmente, si accende lo scontro tra maggioranza e opposizione: basti pensare che il solo Claudio Cugusi (Prc) ha presentato milleduecento emendamenti. Se non si troverà un punto d'incontro tra i due schieramenti, c'è il serio rischio di andare incontro a interminabili (e accese) sedute notturne.
MARCELLO COCCO

06/06/2008