Edilizia sportiva. Il presidente del Cagliari, da tempo in pressing sul Comune per il Sant'Elia, dispensa consigli
I lpatron: «Nessuno deve lucrare dalla nuova legge per aumentare le cubature degli stadi»
Nessuna speculazione sul Sant'Elia. Il giorno dopo il vertice con Regione, Comune e Figc il presidente del Cagliari Massimo Cellino, prende le distanze da alcuni suoi colleghi presidenti di serie A, a suo dire pronti a lucrare sulla nuova legge sugli stadi in arrivo.
E PROPRIO i sospetti sulle speculazioni avrebbero frenato l'iter del provvedimento a Montecitorio. «La nuova legge sugli stadi deve passare alla Camera perchè allo stato attuale è monca di particolari indispensabili per la realizzazione degli impianti », spiega il presidente Massimo Cellino, intervistato da Anci Rivista nell’ambito dello speciale Sardegna che sarà pubblicato sul numero di dicembre, «pensare norme che consentano di fare gli stadi, non speculazioni edilizie come stanno cercando di fare alcuni miei colleghi». Nessun nome in particolare. «In questi mesi spesso ho sentito parlare di sobrietà e utilizzo commerciale degli impianti per sfruttarli oltre l’evento calcistico.
A QUESTI buoni propositi però seguono, nella pratica, attività edilizie e cubature, cioè operazioni miopi che portano a speculazioni che servono per un anno e non perseguono il fine ultimo che è quello di fornire impianti validi per chi vuole, per prima cosa, andare a vedere la partita». Per Cellino con la nuova legge sugli stadi «i privati si sostituiscono al pubblico diventando costruttori e gestori degli impianti. È un vero e proprio servizio pubblico», rimarca il presidente, per il quale lo Stato potrebbe «accollarsi gli interessi dei mutui contratti per l’opera. Così facendo permetterebbe alle società di pianificare meglio l’operazione senza il timore di compromettere tutta la propria attività». Il provvedimento, già approvato al Senato, e che attende ora il passaggio alla Camera dei Deputati, mira a trasformare gli stadi, concessi alle società di calcio che ne fanno utilizzo prevalente o esclusivo, in complessi multifunzionali. ¦ EN.N.
I dati
Asunis sullo stadio ¦
¦ L'assessore all'Urbanistica Gabriele Asunis chiude la partita sulla cessione dell'area cessione. «L'impianto sarà dato in concessione o con il diritto di superficie. Il Cagliari costruisce l'impianto e ne diventa titolare per la durata della concessione dopodichè», conclude, «lo stadio tornerà pubblico».