La rete sarda degli aeroporti, manca solo Cagliari: Anac dice sì, fusione al via il 25 luglio
Lo scalo di Cagliari si prepara a entrare nella rete sarda degli aeroporti, di cui fanno già parte Olbia e Alghero unite sotto l’ombrello della nuova Nsa che ha preso forma a maggio. Ci vorranno almeno quattro mesi perché l’iter venga perfezionato. Si comincia il 25 luglio: nella Camera di commercio del capoluogo, presieduta dall’imprenditore Maurizio De Pascale, è convocata la Giunta. L’ente, con il riordino del settore, ha accorpato anche agli uffici dell’Oristanese.
Il tassello che mancava per arrivare alla seduta del 25 è un semaforo verde. Un mese fa l’ha messo nero su bianco Giuseppe Busia, presidente di Anac, l’Autorità nazionale per l’Anticorruzione. Tutto ruota intorno al concetto di infungibilità di F2i Ligantia, ovvero l’operatore economico che è già il socio di riferimento in Nsa, quindi l’unico da cui può passare la creazione della rete sarda degli aeroporti allargata appunto allo scalo del capoluogo. F2i Ligantia è controllata dal fondo F2i Sgr e partecipata dalla Fondazione di Sardegna e dagli americani di Blackrock infrastructure.
Il passaggio sull’infugibilità è certamente tecnico, tuttavia sostanziale: perché è proprio la posizione societaria di F21 Ligantia che permette alla stessa holding l’ingresso nell’azionariato del Cagliari-Elmas “mediante procedura negoziata, in deroga all’evidenza pubblica”. Così prevedono sia il nuovo Codice degli appalti che il decreto legislativo Madia del 2017. In buona sostanza, siccome non esiste un operatore economico che si trova nelle stesse condizioni di F2i Ligantia, in termine di partecipazione detenuta negli altri due scali della rete, diventerebbe persino anti-economico procedere con un bando”.
La rete Cagliari-Olbia-Alghero non è un’operazione che la Camera di commercio ha deciso fuori da ogni contesto. Al contrario: si tratta di un traguardo espressamente previsto dal Piano nazionale degli aeroporti, sia quello in vigore dal 2015 e in scadenza, sia quello nuovo a cui sta lavorando il Governo. Del resto, una realtà piccola come quella sarda può diventare competitiva solo se si unisce e si allea con realtà più grandi.