Traffico traghetti a Cagliari: dal 2029 si sposterà al Porto Canale
Oggi l'aggiudicazione dell'appalto da 287 milioni di euro. Il presidente dell'AdSP Massimo Deiana: "Un risultato storico"
Il traffico dei traghetti a Cagliari si sposterà al Porto Canale.
Ad aggiudicarsi la gara è stato il raggruppamento di imprese costituito da RCM Costruzioni srl, Fincosit srl, Società Italiana Dragaggi Spa e Impresa Pellegrini srl. A loro spetta il compito di realizzare il nuovo terminal ro-ro, (letteralmente roll-on, roll-off, ndr.), un tipo di nave traghetto per trasporto di autoveicoli.
È di oggi la firma del decreto di aggiudicazione dei lavori, per un importo di poco superiore ai 287 milioni di euro (più 3 milioni e 800 mila per oneri di sicurezza), ed un quadro economico di intervento di quasi 338 milioni, di cui 99,35 milioni finanziati con fondi PNC complementari al PNRR.
Riduzione del 2,46 per cento anche sui tempi di esecuzione, che dovranno concludersi 45 giorni prima rispetto ai 5 anni previsti dal bando, così come saranno numerose le migliorie tecniche offerte dalle imprese vincitrici.
Un lavoro straordinario, quello degli uffici dell’AdSP (Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna), che hanno portato a termine l’iter di gara in poco meno di due mesi dalla pubblicazione del bando.
Imponenti gli interventi previsti per la realizzazione, ex novo, dello scalo commerciale che, una volta completato, accoglierà tutto il traffico di traghetti e navi ro-ro attualmente all’ormeggio nel porto storico.
Traffico traghetti: il progetto al Porto Canale di Cagliari
L’opera, situata nel settore occidentale del Porto Canale, prevede complessivamente 6 ormeggi, un bacino di manovra da 11 metri di fondale, e sarà suddivisa in 5 piazzali che ospiteranno circa 2500 stalli per la sosta dei semirimorchi, compresi 52 per lo stazionamento delle merci pericolose.
In linea con gli interventi di infrastrutturazione del terminal rinfuse, anche per quello ro-ro è prevista una consistente azione di mitigazione dell’impatto ambientale con la posa di filari alberati a schermatura dei piazzali, il reimpianto di un consistente numero di esemplari delle essenze autoctone già presenti nell’avamporto (limonium, tamerici, lentischi ed olivastri) ed una dotazione nelle aree di sosta delle autovetture di pensiline con pannelli fotovoltaici e 12 stazioni di ricarica per auto elettriche. Tutte le banchine saranno servite dal cold ironing per la riduzione delle emissioni delle navi in sosta.
Il terminal passeggeri, pienamente rispondente ai più evoluti parametri di efficienza energetica e salvaguardia ambientale (grazie anche l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili), sarà strutturato su due livelli.
Al piano terra (circa 1800 metri quadri) è prevista un’area pubblica con sala d’attesa, controlli doganali e di security, servizi, ed una riservata per biglietterie, uffici delle forze dell’ordine, della Sanità marittima e ambulatorio di primo soccorso.
Al piano superiore (circa 1200 mq) verranno ospitati gli uffici dell’AdSP e un’attività di ristorazione che potrà godere di una terrazza panoramica che sarà accessibile, anche direttamente dalle corsie di imbarco, dai passeggeri con auto al seguito.
Accanto alla stazione marittima, il progetto in gara prevede altri due edifici in corrispondenza dell’accesso ai varchi doganali, dedicati alle attività di controllo degli Enti preposti.
Il compendio sarà, quindi, il nuovo punto di riferimento del cluster portuale e sarà ben collegato alla città attraverso il sistema del trasporto pubblico locale e a quello viario esterno, grazie all’intervento di completamento della viabilità interna portuale finanziato con 10 milioni di euro di fondi PNRR- ZES.
“Entriamo ufficialmente nella fase operativa del più grande appalto, sia per valore economico che per impegno della struttura, finora bandito dall’AdSP – dice Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Un risultato storico che, grazie al lavoro certosino e costante della struttura, è stato raggiunto in tempi rapidissimi, e consentirà all’Ente il pieno rispetto delle tempistiche di spesa dei fondi complementari al PNRR. I lavori, che partiranno nel mese di febbraio 2024, una volta completata la progettazione esecutiva a carico dell’appaltatore, proseguiranno divisi in vari step per i prossimi 5 anni. Il primo obiettivo, invece, relativo alla spendita dei fondi complementari al PNRR, si dovrà concludere entro il dicembre 2026”.