Truzzu sfida Solinas: “Io candidato alle regionali? Se me lo chiedono e sono tutti d’accordo, sì”
Il primo cittadino cagliaritano apre per la prima volta all’ipotesi di una candidatura per viale Trento, lanciando indirettamente la sfida al Governatore, deciso a tentare il bis alle lezioni del 2024, nel pieno del braccio di ferro col Governatore sul nuovo stadio. Ospedale: i tecnici del Comune consegnano alla Regione un dossier con 15 aree disponibili
“Sto bene a fare il sindaco. Poi è chiaro che se i partiti, i cittadini dovessero trovare un’ampia convergenza sul mio nome, farò le mie valutazioni. Sono un uomo delle istituzioni e sono a disposizione. Se mi si chiede, c’è la disponibilità e tutti sono contenti, ovviamente la risposta è sì”. Così il primo cittadino Paolo Truzzu, intervistato da Radio X. Il sindaco apre per la prima volta all’ipotesi di una candidatura per viale Trento, lanciando indirettamente la sfida al presidente Solinas, deciso a tentare il bis alle lezioni del 2024, forte dell’appoggio del vicepremier Matteo Salvini.
La dichiarazione arriva nel bel mezzo della tempesta politica che, dopo aver condizionato i lavori di palazzo Bacaredda (dove il gruppo che fa capo a Solinas è la spina nel fianco della maggioranza che sostiene giunta Truzzu) sta scuotendo ora il consiglio regionale. Con Fdi e Fi (proprio i due partiti che ambiscono a nominare un proprio candidato per la carica di Governatore) a guidare la rivolta contro Solinas dopo la delibera della giunta che annuncia la costruzione di un nuovo ospedale in città a Cagliari in sostituzione di Brotzu e Businco. Una protesta che ha portato alla paralisi dei lavori e che ora minaccia di destabilizzare la maggioranza e anche di mandare giunta e consiglio e casa.
Contrario all’addio al Brotzu anche lo stesso sindaco Truzzu, impegnato, per l’ennesima volta, in un braccio di ferro col Governatore che ancora non ha erogato i 50 milioni essenziali per la costruzione del nuovo “Gigi Riva”. E secondo i sospetti di palazzo Bacaredda dietro le resistenze del presidente e la decisione di quest’ultimo di agganciare, con un emendamento alla finanziaria, il contributo regionale per l’impianto sportivo cittadino alla costruzione del nuovo polo sanitario cagliaritano, ci sarebbe la volontà del Governatore di realizzare l’ospedale di città proprio a Sant’Elia, trasferendo la casa dei rossoblù a Su Stangioni. Una soluzione che comporterebbe un’impennata dei costi per l’impianto del Cagliari e un allungamento dei tempi inaccettabile e che viene quindi osteggiata dal Comune fermo sull’intenzione di realizzare lo stadio nella sede attuale. Oggi intanto nuova riunione tra i tecnici comunali e quelli dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici sull’accordo di programma che oltre a stadio e ospedale prevede anche il nuovo campus in via Trentino e i nuovi uffici regionali in viale Trieste. I funzionari di palazzo Bacaredda hanno consegnato alla Regione un prospetto con le aree disponibili per la costruzione di un nuovo ospedale. Tra queste anche Terramaini, Molentargius, l’ex caserma aeronautica di Monte Urpinu, le aree attorno all’ospedale Brotzu, la zona tra viale Marconi e l’ex aeroporto di Monserrato e soprattutto la piana di San Lorenzo, accanto alla 554.