Da Cagliari a San Gavino e Oristano, svolta ferrovie in Sardegna: 45 milioni per treni elettrici ogni 6 minuti
Dopo i tentativi falliti negli anni ’80, il gestore delle ferrovie annuncia la svolta in Sardegna, a vantaggio dei passeggeri e dell’ambiente. La consegna dei lavori è fissata al 2025
Con oltre quarant’anni di ritardo, le ferrovie della Sardegna – abbandonate, ignorate, mai migliorate e lasciate in una situazione da terzo mondo – potrebbero avere una prima svolta. Dopo i primi tentativi di elettrificare la linea ferroviaria sarda sul finire degli anni ’80, riparte infatti solo ora il progetto – ormai definitivo – per portare le motrici elettriche anche nell’isola. Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di elettrificazione della linea Cagliari – Oristano al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Euro Ferroviaria e Salcef. L’appalto ha un valore di oltre 45 milioni di euro (base d’asta 56,6) finanziati anche con il Fondo per lo sviluppo e la coesione. I lavori, come da cronoprogramma, dovranno essere conclusi entro il 2025.
Nel dettaglio verrà realizzata la palificata e la linea di contatto tra Cagliari e Oristano per un’estensione di 150 chilometri di binario (95 km di linea) insieme a sei sotto stazioni elettriche che la alimenteranno a corrente continua. Il nuovo intervento avrà benefici sia sulla sostenibilità ambientale, grazie all’eliminazione della quasi totalità dei mezzi diesel su quelle tratte, sia sulle prestazioni del materiale rotabile. La rete elettrificata è stata dimensionata prevedendo il passaggio dei treni ogni 6 minuti sulla tratta a doppio binario San Gavino – Cagliari ed ogni 10 minuti sulla tratta a binario unico Oristano – San Gavino.
“Accolgo con molto piacere la notizia dell’aggiudicazione della gara per la realizzazione dei lavori di elettrificazione della linea Cagliari – Oristano. Un altro importante passo per il rinnovo delle ferrovie in Sardegna che comporterà benefici a livello ambientale, con l’eliminazione dei mezzi diesel sulla tratta interessata, e vantaggi per i cittadini per la qualità del servizio”, dice Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione Trasporti della camera dei deputati.