Rassegna Stampa

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Elezioni Regionali e Comunali a Cagliari, la scomparsa di Berlusconi mette a rischio equilibri e coa

Fonte: web Castedduonline.it
16 giugno 2023

Elezioni Regionali e Comunali a Cagliari, la scomparsa di Berlusconi mette a rischio equilibri e coalizioni

Inevitabili contraccolpi politici anche in Sardegna dopo la morte del leader di Forza Italia, partito rimasto di fatto senza guida. Secondo i ben informati, c’è il rischio che in tanti passino all’opposizione, operazione a cui Renzi sta lavorando da tempo, e che altri scelgano di andare in Lega e Fdi. Venuto meno il collante del cavaliere, anche il governo Meloni ora rischia.

 

 

Sarà tutto da rivedere, ripensare, riorganizzare. Con la morte di Silvio Berlusconi muore anche Forza Italia, almeno quella che è stata fino a ora, e la coalizione di centrodestra dovrà necessariamente ritrovare un nuovo equilibrio per sopravvivere a se stessa. Perché è vero che Forza Italia era il partito con meno voti rispetto agli altri, ma è anche vero che il ruolo di Berlusconi, che il centrodestra l’ha inventato, era quello di garantire una stabilità utile a tutti quelli che ne fanno parte.

Anche in Sardegna, dove fra meno di 8 mesi si voterà per le regionali e fra un anno per le comunali a Cagliari, i contraccolpi si faranno sentire. Molto dipenderà da quanto Renzi riuscirà a sfilare iscritti e portarli nel suo Italia Viva, al momento all’opposizione: un’operazione a cui, secondo i bene informati, sta lavorando da tempo con l’obiettivo finale, già fallito con Calenda, di costruire il grande centro.
L’attuale situazione potrebbe favorire la ricandidatura di Solinas alla Regione, non gradita a Forza Italia che però appunto in questo momento non ha una guida per fare opposizione, e non gradita neanche a Fratelli d’Italia, che però deve vedersela con il rischio frane in coalizione e dunque avrà bisogno di fare patti e compromessi per resistere e aspettare che passi la tempesta.

Stessa cosa per le Comunali, dove ormai è scontata la ricandidatura di Truzzu, a cui però proprio Forza Italia potrebbe mettere i bastoni fra le ruote, in un momento di “liberi tutti” difficilmente gestibile e controllabile: anche in questo caso Giorgia Meloni dovrà scendere a patti per tenere saldo il governo.

Infine, il centrosinistra: la parte cosiddetta moderata, la renziana, è quella che più potrà beneficiare della situazione. Se riuscirà l’operazione, sarà lui il nuovo leader centrista, non più alleato di Fdi e Lega né del Pd, ma ago della bilancia e fattore determinante di scelte e nuovi equilibri politici, nazionali e locali.