MERCOLEDÌ, 11 NOVEMBRE 2009
Pagina 1 - Cagliari
Sant’Elia, vertice sino a tarda sera tra Comune, Regione e Figc: concessa una proroga
Entro 5 dicembre la risposta definitiva del Comune
CAGLIARI. Entro il 5 dicembre dalla Sardegna dovrà arrivare un documento ufficiale che dimostra l’accordo fra Regione, Comune e Cagliari Calcio per costruire uno stadio secondo la normativa europea. E’ l’ultima possibilità perché Cagliari entri nella rosa delle città italiane che nel 2016 ospiteranno le partite dei campionati europei. Il vertice in Comune ieri è durato fino a tarda sera.
Padrone di casa il sindaco, l’incontro sembra sia stato organizzato per ferma richiesta della Regione dopo che la Federazione italiana gioco calcio si era dichiarata disponibile a venire ancora una volta a Cagliari per prendere le misure delle buone volontà locali di non perdere il treno per gli Europei. Il prossimo appuntamento sarà l’ultimo e bisognerà presentarsi con una delibera ufficiale che assuma impegni, elenchi date, citi leggi insomma comprovi che lo stadio si farà e come lo vuole l’Uefa. All’incontro c’erano: il sindaco Floris, il presidente della Regione Cappellacci, l’assessore regionale all’urbanistica Asunis, il delegato Figc Uva, l’assessore comunale all’urbanistica Campus e il presidente del Cagliari Calcio Cellino. Quest’ultimo era un invitato particolarmente consapevole del peso delle sue parole in quel contesto: noto nella Figc per le sue ripetute richieste di fare uno stadio all’inglese alle condizioni stabilite dalle autorità sportive internazionali, ieri ha colto l’occasione per dichiarare davanti a tutti di essere disponibile a «fare quel che serve» per tirare su uno stadio moderno. Poi ha lasciato la seduta perché toccava ai tecnici trovare il modo di non sbattere sui problemi che girano attorno al Sant’Elia da anni. Il sindaco ha certo rassicurato l’emissario Figc quando ha ribadito che alla città serve comunque uno stadio, Europei o no. Ma dallo scambio di battute volato fra i tecnici a proposito della proprietà dello stadio e della gestione dell’area si è capito che solo la pressione della Figc per gli Europei e il rischio di una brutta figura internazionale potranno togliere la ruggine accumulata negli anni.
La riunione è andata avanti a oltranza, forse oggi ci sarà un comunicato sul primo passo compiuto: la volontà di trovare un accordo Regione-Comune per costruire un nuovo stadio al posto del vecchio manufatto del Sant’Elia. In una dichiarazione informale resa alcuni giorni fa l’assessore regionale all’urbanistica aveva spiegato che, per la Regione, la cosa importante è che si confermi l’antica disponibilità a destinare quell’area a uno stadio pubblico dove possa giocare la squadra cittadina. Non è un mistero che in Comune ci siano tre anime: una vorrebbe tenere in piedi il vecchio Sant’Elia ammodernato per rispondere ai requisiti europei, un’altra vede bene un nuovo stadio, la terza discute sul dilemma Cellino sì Cellino no presente nella prima e nella seconda possibilità. La corsa ricomincia. Con la Regione in campo tutte le entità necessarie per scegliere e decidere sono coinvolte. E gli alibi sono finiti. (a.s.)