Rassegna Stampa

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Due cagliaritani su tre sono "soddisfatti del loro lavoro": il capoluogo in cima alla classifica naz

Fonte: www.youtg.net
19 maggio 2023

Due cagliaritani su tre sono "soddisfatti del loro lavoro": il capoluogo in cima alla classifica nazionale
 


CAGLIARI. Due cagliaritani su tre sono soddisfatti del loro lavoro. È quanto emerge da uno studio di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sul mercato del lavoro in Italia e le sue nuove tendenze.

Nel dettaglio il 79 per cento di chi lavora nel capoluogo sardo è soddisfatto della propria posizione lavorativa attuale.

Cagliari è ai primi posti nella classifica nazionale della felicità economico-lavorativa.

Tuttavia, secondo i dati solo il 7% si definisce "molto" soddisfatto.

I dati in Sardegna

I lavoratori del capoluogo sardo risultano essere i più soddisfatti in Italia della propria posizione lavorativa attuale (79%) e della propria retribuzione (67%). La modalità di lavoro preferita a Cagliari è in presenza (41%) che supera - unica città in Italia - la tipologia ibrida (remoto+ufficio, al 40%) e il lavoro completamente da remoto (19%).

I cagliaritani (uno su tre) sarebbero tra i più propensi a spostarsi all'estero per lavoro. Se si tratta di valutare una nuova offerta di lavoro per i lavoratori del capoluogo è importante la retribuzione che rappresenta il criterio di scelta più rilevante, viene indicato dal 39% di loro. Il 40% di coloro che lavorano valuterebbe di lasciare l'attuale occupazione per una situazione lavorativa migliore.

Un cagliaritano su 3 vorrebbe migliorare il work-life balance (equilibrio tra lavoro e vita privata), anche a scapito di una lieve diminuzione di retribuzione.
Meno della metà dei cagliaritani che lavorano, invece, (il 41%) è aperto alla possibilità di cambiare lavoro, il 16% sta cercando lavoro attivamente e il 25% si sta guardando intorno per capire se ci sono nuove opportunità.

In Italia

Guardando il quadro nazionale un lavoratore su quattro invece è insoddisfatto sia del proprio lavoro, sia della propria retribuzione. Per questo target, è in primis la retribuzione e il tipo di contratto a spingere a lasciare il proprio impiego (56%) ma anche la possibilità di migliorare la propria qualità della vita (45%). Tra chi è soddisfatto della retribuzione ma non del lavoro, a far propendere per un cambio sono le possibilità di carriera (43%) ed i rapporti interpersonali in azienda (40%), oltre alla possibilità di migliorare la qualità della vita.