Sa die de sa Sardigna, si celebra l’orgoglio sardo al castello di San Michele
Al castello di San Michele ci si immerge nell’antica realtà sarda tra mostre e rappresentazioni storiche.
Per onorare nel migliore dei modi una giornata storica per tutta l’Isola, domani e dopodomani Cagliari si prepara a un bel tuffo nel passato. In occasione di ‘Sa die de sa Sardigna’ nel capoluogo, e più precisamente al castello di San Michele, è infatti in programma la rievocazione storica di un borgo medievale, un’atmosfera d’altri tempi per immergersi pienamente nella realtà sarda di tanti secoli fa. Non solo, un convegno e una mostra fotografica sulla Rete dei Castelli completano il programma di una celebrazione dal sapore intensamente, e orgogliosamente sardo.
‘Sa die de sa Sardigna’ rievoca gli eventi storici detti anche ‘Vespri Sardi’, culminati con l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794, con la quale furono allontanati da Cagliari il Viceré Balbiano e oltre 500 piemontesi in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna. A seguito della vittoria contro le truppe francesi, che avevano assediato l’Isola, erano infatti stati premiati soltanto i comandanti piemontesi, escludendo i sardi, veri vincitori della guerra. Il rifiuto del re Vittorio Emanuele I
di accettare le richieste degli Stamenti e l’imposizione di una nuova tassa sulle macine, indispensabili a tutte le famiglie per fare il pane, scatenò la rivolta. In ricordo di tali moti insurrezionali nel 1993 il Consiglio Regionale ha istituzionalizzato la giornata, dedicandola al
popolo sardo.
È previsto l’allestimento di un borgo medievale, con la partecipazione di diverse associazioni. Saranno quindi presenti tantissimi rievocatori, i cui abiti e accessori saranno coerenti con l’epoca di riferimento. Nell’allestimento saranno comprese botteghe artigiane,
scene di vita quotidiana in ambito civile e militare, nonché banchi didattici che si occuperanno di presentare ai visitatori le vicissitudini che segnarono la vita di quel tempo.
Le attività inizieranno già alle 9. Si potranno apprezzare scorci di vita medievale nei banchi didattici e nelle botteghe, con approfondimenti sui giochi e sulle tecniche impiegate nei combattimenti e nelle lotte corpo a corpo, ma anche sulle strategie militari. E poi ancora curiosità sulle macchine d’assedio, sulla moda del 1300, sui materiali utilizzati per la scrittura, sulla cura della persona e sulla cucina. Nel corso della giornata si proseguirà con esibizioni di tiro con l’arco storico e rappresentazioni di danze medievali sulle note di musiche del periodo.
E si proseguirà fino alla rappresentazione, nel piazzale di fianco al castello, di una battaglia avvenuta tra Arborea e Aragona alla fine del 1300, in cui l’armata sarda riuscì a piegare le truppe iberiche.
Un programma corposo e denso di appuntamenti quindi, che si protrarranno dalle 10 alle 19.30 e non solo. Coloro che per qualunque motivo non avranno la possibilità di partecipare il 28 aprile potranno infatti rifarsi il giorno dopo, sabato 29, con il bis di tutto il programma, ma a partire dalle 10.
La rievocazione storica non è tuttavia l’unico evento programmato per questa edizione de Sa die de sa Sardigna. Per l’edizione 2023 del Festival dei Castelli approda per la prima volta a Cagliari la Rete dei Castelli, con la mostra “Castelli medievali di Sardegna. Un progetto tra Marmilla e Sarcidano”, visitabile nel Castello di San Michele dal 28 aprile al 14 maggio, dalle 9 alle 18. Cinque fotografi per cinque paesi: Sanluri, Laconi, Las Plassas, Sardara e Villamar, immortalati da Gianni Alvito, Nicola Castangia, Giaime Meloni, Roberto Priamo Sechi e Daniela Zedda, che partendo dal loro punto di vista, raccontano le fortezze medioevali delle due regioni storiche. All’inaugurazione, prevista per le 9, saranno presenti il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas, l’Assessora alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari Maria Dolores Picciau e il Sindaco di Sanluri, capofila della Rete dei Castelli della Marmilla e del Sarcidano, Alberto Urpi, che si dichiara “soddisfatto del grande lavoro dei Comuni della Rete, che ha permesso negli anni di valorizzare e promuovere eventi di livello, con studi, convegni e manifestazioni sul Medioevo, permettendoci di approfondire l’importante ruolo della Sardegna nel bacino del Mediterraneo”.
Inoltre alle ore 10 spazio al convegno su storia e prospettive della Rete dei Castelli.
Interverranno Monica Stochino, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, Francesco Mola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Michaela Stagno D’Alcontres, Presidente Nazionale Istituto Italiano dei Castelli, Donatella Rita Fiorino, Presidente Istituto Italiano Castelli Sardegna, e Olivetta Schena dell’Università degli Studi di Cagliari. Il ruolo da moderatore sarà di Giorgio Murru, Direttore Scientifico della Rete dei Castelli.