MARTEDÌ, 10 NOVEMBRE 2009
Pagina 6 - Sardegna
Lettera-denuncia di un docente universitario al sindaco: è nata da 70 giorni e non ho avuto ancora risposte
CAGLIARI. Nata 70 giorni fa, una bimba figlia di un docente di diritto dell’università di Cagliari e di una sua collega spagnola non è stata ancora iscritta all’anagrafe del Comune: gli uffici hanno rifiutato di registrarla con il doppio cognome. Lo denuncia il padre in una lettera inviata al sindaco Emilio Floris, alla procura della Repubblica e all’ambasciata spagnola. «Mia figlia è praticamente sequestrata in Sardegna - riferisce Gianni Loy - poiché senza documenti non può viaggiare. Tra qualche giorno dobbiamo andare in Spagna e se la situazione non si risolve nel giro di due giorni non potrà prendere quell’aereo». Nella lettera il docente ricorda che la piccola, con doppia cittadinanza, è nata il 1º settembre e la sua iscrizione all’anagrafe sarebbe dovuta avvenire entro 30 giorni.
«Il 3 settembre ho chiesto che venisse iscritta secondo quanto disposto dal trattato istitutivo dell’Unione europea», riferisce Gianni Loy, citando una sentenza della Corte di giustizia europea e una della Corte d’appello di Cagliari del 10 luglio 2008 con cui il comune di Cagliari era stato condannato a eseguire la registrazione dell’atto di nascita del primo figlio della coppia italo-spagnola.
La lettera di Loy al sindaco si conclude così: «Le ho fatto solo due domande: perché mia figlia non è stata iscritta al registro e perchè non è stata iscritta secondo la legislazione applicabile nello Stato italiano. Se non avete applicato la normativa italiana e continuate a farlo ormai da 70 giorni, dovrete pur sapere perché. Comunicarmelo è un attimo».