Rassegna Stampa

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Il 50% dell’acqua si perde nelle condotte: “La siccità nell’Isola è data dalle reti colabrodo”

Fonte: web sardiniapost.it
19 aprile 2023


Il 50% dell’acqua si perde nelle condotte: “La siccità nell’Isola è data dalle reti colabrodo”

La Sardegna soffre la siccità non per l’assenza degli invasi ma a causa delle reti colabrodo, dove si disperde la metà dell’acqua che passa nei tubi per raggiungere case, hotel, negozi e industrie. Questo succede tanto nelle città quanto nei paesi. Nella lista nera ci sono 35 Comuni su tutti.

A scattare la fotografia sulle perdite diffuse in tutto il territorio regionale è stato oggi Fabio Albieri, presidente di Egas, ente di controllo di Abbanoa che ha organizzato un convegno per il prossimo 26 maggio al Caesar’s hotel di Cagliari (oggi l’anteprima). Il tema della tavola rotonda è il cambiamento climatico e le ripercussioni sul sistema idrico regionale.

Albieri ha spiegato che in Sardegna gli invasi sono sufficienti per numero ed efficienti per capacità di conservare l’acqua. Lo stesso non si può dire delle condotte. Anzi. “Nell’Isola è piovuto abbastanza negli ultimi anni, possiamo guardare all’immediato futuro con fiducia. Ma la dispersione idrica è un fenomeno importante che colpisce pesantemente la Sardegna”.


Fabio Albieri (a sinistra) e Maurizio Meloni
Secondo i dati di Arera, l’Autorità di settore cui spetta regolamentare il mercato, la dispersione nelle reti colabrodo supera il 50 per cento. I 35 Comuni nella lista nera sommano la metà della popolazione sarda e il 70 per cento delle perdite totali. Si tratta in larga parte di “centri costieri e turistici come ad esempio Villasimius e San Teodoro, solo per citare situazioni particolarmente critiche”, dice ancora Albieri.

La lista completa dei 35 Comuni in emergenza verrà resa nota nel convegno del mese prossimo. Intanto Albieri, che è anche sindaco di Calangianus, in Gallura, annuncia l’arrivo dei fondi del Pnnr: “Per rimettere a posto le condotte avremmo a disposizione 50 milioni di euro che andranno a sommarsi alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione. In totale – prosegue il presidente di Egas, per tappare le falle avremo a disposizione 150 milioni. Lavoreremo su 346 reti gestite da Abbanoa.

Ha aggiunto Il Dg di Egas, Maurizio Meloni (a destra nella foto insieme ad Albieri): “Stiamo intervenendo con progetti chirurgici e mirati in quelle condotte che presentano maggiori criticità. L’obiettivo è riportare le perdite a livelli accettabili, sotto il 30 per cento”. L’Egas nell’Isola conta oltre 11mila chilometri di condotte, di cui 7.000 per le reti domestiche e commerciali e  4.500 di acquedotti.