"Tra viale Marconi e Terramaini edifici per 40mila metri cubi". Il piano che agita il Comune
CAGLIARI. Un piano da 40mila metri cubi per realizzare immobili commerciali, artigianali e uffici tra viale Marconi, il canale di Terramaini e l'area compresa tra la casa di riposo e la sede dell'agenzia delle Entrate in via Pintus.
Ne dovranno discutere maggioranza e opposizione in Consiglio comunale dopo aver ricevuto la proposta di un parere preventivo. "Si tratta di un'area libera di 28 ettari per tre quarti di proprietà privata e un quarto di proprietà della Regione" scrive il consigliere del Pd Matteo Lecis Cocco Ortu.
"In commissione urbanistica da settimane facciamo domande alla maggioranza per approfondire alcuni aspetti di senso di questa proposta - afferma - ma ancora non abbiamo ricevuto risposta chiare. La proposta prevede la richiesta di variante al Puc (piano urbanistico comunale) vigente per realizzare nuovi volumi di servizi generali al posto di quote di residenze. Quale coerenza c'è con il Puc preliminare che tra gli obiettivi ha limitare il consumo di suolo, la sovrabbondanza di volumi per servizi generali (G) e creare un mix sociale?".
L'esponente del Pd comunale si chiede se Cagliari ha bisogno di nuovi 40mila metri cubi di servizi generali e se si possa prevedere una quota di edilizia sociale nelle proprietà di Regione e Comune:"Essendo un parere preventivo su un intervento legittimamente proposto da privati il Comune ha la possibilità di tutelare l’interesse pubblico inserendo indicazioni e prescrizioni nella deliberazione".
"Anche per questo - conclude - crediamo che una proposta politica importante da inserire nel nuovo Piano urbanistico di Cagliari sia l'obbligo per l'amministrazione di avviare un dibattito pubblico sugli interventi di trasformazione più importante nella nostra città, come accade in tante nazioni europee".