Il megaprogetto. Nessuna alternativa alla strada lato portici. Le auto correranno sotto i vecchi palazzi
Area pedonale dal porto fino all'attuale parcheggio. Gregorini: «Occasione sprecata»
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
La piazza sul mare? Ci passeranno le macchine. Chi sperava di passeggiare dai portici al mare in tranquillità, è servito. Il parcheggio e le corsie lato porto (col multipiano e il tunnel) andranno sotto terra, ma per le corsie lato portici, non c'è ancora soluzione. Così la “piazza sul mare”, spazio pedonale e attrezzato a verde, capace di unire i portici ottocenteschi di via Roma con il porticciolo turistico, nasce dimezzata. La piazza (il progetto sarà definito da un concorso di idee) partirà dal molo e ingloberà l'attuale parcheggio a raso e le corsie lato porto. Ma le 4 corsie lato portici non spariranno. E per andare dal centro storico al porticcolio occorrerà aspettare il verde per i pedoni al semaforo.
DA ALMENO 10 anni si cerca una soluzione. Via Roma oggi si presenta con 4 corsie sul lato portici, un parcheggio nella vecchia piazza, due corsie per gli autobus e altre 4 sul lato porto. La prima ipotesi è quella della Marconsult nel 1998: una trincea nel mezzo della via Roma con al centro una grande strada. La piazza sul mare? Quattro capannoni da sistemare al posto dell’attuale stazione marittima. La seconda soluzione nel piano generale del traffico nel 2004: una “piazzetta” di fronte portici e otto corsie per le macchine, più due preferenziali per i bus, al posto dei giardini lineari alberati esistenti da un secolo. Ma la giunta, nell'aprile del 2006, approva il progetto di Italferr. C'è il tunnel sotto via Roma: il tracciato si snoda sotto terra da via Riva di Ponente, passa in via Sant'Agostino e arriva in via Roma, in area dell'Autorità Portuale, sotto lo spiazzo del porto di fronte al molo Sanità. Prosegue poi verso la Darsena, tagliandola in un breve tratto subacqueo per immettersi in viale Colombo, passando sotto un palazzo della Capitaneria (da demolire). La lunghezza è di circa 1,4 km e consente di ospitare 4 corsie: costo 120 milioni di euro.
C'È POI il parcheggio interrato (progetto del Comune): 462 posti auto, 11 milioni di euro, appena appaltato (accessi in corrispondenza della Rinascente e del palazzo del Consiglio Regionale) sotto la piazza centrale posta tra il tunnel e la strada a 4 corsie sul lato portici. Che dunque continuerà ad esistere, isolando la nuova piazza. Un'occasione sprecata. «Queste grandi opere, costosissime in termini finanziari ma anche di oneri e fastidi per la comunità nella fase di realizzazione», accusa Antonello Gregorini, presidente dell'Urban center, «non ottengono il raggiungimento di quell’obbiettivo che appariva prioritario in tutti i discorsi sentiti e le relazioni scritte: e cioè la costruzione di una vera e grande piazza sul mare». E (nel sito www.urbancenter.eu) lancia una proposta per collegare i vecchi palazzi al mare: riservarere, nel lato portici, una corsia di superficie al traffico auto per carico e scarico (in determinati orari) e la corsia per il metrotram. E a fianco al parcheggio interrato, una strada di 6-7 corsie in parte sotterranee e in parte in rampe che partono da piazza Matteotti e Piazza Deffenu.¦
Un no al multipiano interrato Pd: «Solo fumo negli occhi»
Attacco alla giunta ¦
¦ «Spendere moltissimo per ottenere risultati scarsi, in tempi lunghi e creando il massimo dei disagi possibili ai cittadini». Questa per il Pd la politica del Comune sui parcheggi. In un documento i consiglieri Pd Andrea Scano, Ninni Depau e Claudio Cugusi, attaccano il multipiano interrato di via Roma non solo per il rischio archeologico. Scartate le altre opzioni (molo Ichnusa e potenziamento del parcheggio delle ferrovie), il Pd giudica incomprensibile la proposta della giunta di svendere (a 4 mila e 500 euro l'uno) i parcheggi sotterranei del Banco di Sardegna per farne altri sotto via Roma a 30 mila euro l'uno (più di sei volte tanto). Evidente per il Pd «la necessità di coprire, con il fumo negli occhi delle “grandi opere”, la sostanziale inefficacia dell’azione della giunta Floris e della sua maggioranza consiliare, da anni impantanate in diatribe interne che rendono difficile fornire le risposte strutturali anche ai problemi del parcheggio e del traffico».