Luce cara come l’oro a Cagliari, riecco le bollette pazze: “Famiglie discriminate e condomini trattati come microimprese”
Il bimestre febbraio-marzo è stato salato? Bene, il peggio deve ancora arrivare. Stangate anche da 400 e più euro: “Palazzine e addirittura garage dove uno fa bricolage segnati come imprese che hanno un profitto, follia”, attacca Giuliano Frau dell’Adoc. “Il piano è chiaro, vogliono portare i cittadini al mercati libero e abbandonare quello tutelato”
Vivete in una palazzina, anche a due o tre piani, o avete un garage tutto vostro? È meglio farsi il segno della croce e ridurre al minimo qualunque spesa, le bollette della luce già salate diventeranno ben presto salatissime. A Cagliari è arrivata la stangata dei pagamenti del bimestre febbraio-marzo. Ci sono professoresse che sono passate da poco meno di duecento euro di bolletta a 388 e giornalisti, quindi persone che trascorrono un certo numero di ore fuori da casa, tra servizi e classica vita da redazione, con bolletta triplicata, da centoventi a 353 euro, senza aver consumato chissà quanto rispetto ai mesi di dicembre 2022 e gennaio 2023. Gli aiuti promessi dal Governo ancora non si vedono, a livello di effetti reali, e le novità, pessime, devono ancora arrivare. Dall’inizio dell’anno nuovo tutti i condomini hanno dovuto direa addio al mercato di maggior tutela della luce. Cosa significa? Lo spiega benissimo Giuliano Frau, presidente regionale dell’Adoc: “Palazzine, anche con pochi appartamenti, equiparati a delle microimprese. Cittadini e famiglie discriminate, trattati come persone che hanno un profitto, e lo stesso vale se uno ha un garage dove, magari, trascorre qualche ora a fare bricolage. È una follia”, osserva Frau. “E non c’è nessuna spiegazione logica, ma solo il dubbio sempre più fondato che vogliano far passare tutte le persone al mercato libero con metodi di coercizione subdoli e vergognosi”.
Ma cosa significa passare da un mercato di maggior tutela ad uno libero? “Hai tante società tra le quali scegliere, ma se non lo fai vieni passato in automatico all’Enel che, però, è dovunque e ha tantissime linee elettriche di sua proprietà. È una società camaleontica. Insomma, bisognerà pagare comunque tanto”, prosegue il numero uno dell’Adoc della Sardegna. “Pensare che chi vive in appartamento si crei un profitto è follia, averlo messo in atto è quasi criminale. Che impresa può avere uno che uno spazietto per la propria auto? Nessuna, e nelle ultime settimane tanti nostri iscritti ci stanno avvisando di avere ricevuto telefonate da parte di fantomatiche compagnie elettriche regionali da numeri di call center che, con metodi obbrobriosi, cercando di chiudere nuovi contratti”. Contratti che andrebbero a discapito delle tasche del cittadino, ovviamente. E non siamo ancora arrivati a gennaio 2024: da quella data, infatti, anche per tutte le tipologie di famiglie italiane non ci sarà più lo scudo del mercato di maggior tutela della luce. Forse forse è meglio iniziare a fare scorte di torce e candele.