Cagliari, dopo l'incendio i sigilli allo stabile occupato: arrestato l'autore del rogo

CAGLIARI. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'incendio divampato questa mattina all'alba nello stabile di via Riva di Ponente, al culmine di una lite tra i migranti che lo occupavano. Ma quell'edificio è stato già protagonista, negli anni, di diversi fatti di cronaca: dalle risse con feriti allo spaccio. Ora scattano i sigilli.

Ad annunciarlo è l'assessore degli enti locali Aldo Salaris, a margine del Comitato per la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Cagliari, al quale hanno partecipato - oltre alla Regione e al Comune di Cagliari - i vigli del fuoco, i carabinieri, la protezione civile comunale, la guardia di finanza, la polizia municipale, il questore e la Asl.

“Come proprietaria del bene oggetto dell’incendio", ha detto Salaris, la Regione di concerto con le autorità competenti si è attivata fin da subito per riportare la situazione a uno stato di piena legalità. In questo senso, non appena terminerà il lavoro dei Vigili del Fuoco procederemo con la chiusura definitiva dello stabile, murando gli ingressi interni e sigillando il cancello esterno, in maniera tale da scongiurare il rischio di nuova occupazione, anche in considerazioni delle condizioni dello stabile stesso, quindi dello stato di pericolo della struttura”.

La Regione aveva già denunciato, nel 2011 alla Procura della Repubblica, l’occupazione abusiva. L’intervento dei tecnici dell’Assessorato verrà avviato già in giornata. L’assessore al termine della riunione ha fatto un sopralluogo sul luogo dell’incendio.