Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il magistrato Coco, l'aula in Tribunale e la via dimenticata

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2009

Lamentele dei residenti


Ma Cagliari ama Francesco Coco, il magistrato di Terralba ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976? Ovvio chiederselo: l'aula che gli è stata dedicata nel Palazzo di giustizia rappresenta un omaggio importante. Di contro, la strada che gli è stata intitolata in città è una sorta di monumento al degrado. Quasi all'oblio: basti pensare che il viario ufficiale del sito del Comune dà ampie notizie sul magistrato. Ma non aiuta minimamente a trovare la strada: “via Abba-chiuso” si legge nell'ubicazione. E la mappa non risulta disponibile.
IL SITO Eppure via Coco non è in qualche oscura zona periferica. Si trova nel quartiere di Villanova, a non più di cinque metri da via Garibaldi. È necessario un po' di impegno per individuare la strada. E, una volta trovata, si fanno alcune scoperte incredibili: non esiste alcuna pavimentazione, nonostante da parecchi giorni non piova sulla città, esiste ancora una specie di laghetto nella parte finale. Ghiaia, terriccio, rocce: la pavimentazione è patchwork di materiali inerti. E, quando piove, si forma un curioso ecosistema: c'è anche un piccolo torrente che porta acqua a un laghetto, proprio nella prima parte della strada.
LA BUROCRAZIA Una strada abbandonata. Soprattutto per problemi burocratici. A raccontare i trascorsi di via Coco è Angelo Meloni, memoria storica della stradina. «Inizialmente non era una strada ma solo l'interno Todde di via Oristano 14». Uno spazio privato, rimasto tale anche quando si aprì una voragine di tre metri all'inizio della strada. «Intervenne la Protezione civile», racconta Rossana Pisu, «per riempire il buco. Poi fummo costretti a pagare per quell'intervento». Tutto normale. Se non fosse che un inquilino montò impalcature per effettuare alcuni lavori. «E sono intervenuti per chiedere di pagare l'occupazione di suolo pubblico». Insomma è strada privata o pubblica? «La situazione», puntualizza Ugo Bressanello, rappresentante di Domus de Luna , che ha sede proprio in via Coco, «ci sta creando non pochi problemi, visto che siamo stati limitati anche in attività assistenziali importanti».
IL CANCELLO Ce ne sarebbe abbastanza. Invece, entrando nella strada da via Abba, si scopre un'altra stranezza: a un certo punto, c'è un cancelletto che porta a una specie di cortile. Poi, la strada si trasforma in un corridoio che sbocca in via Oristano. O, per meglio dire, che dovrebbe sboccare in via Oristano. «Perché da qualche tempo», riprende Bressanello, «c'è un cancello che blocca l'ingresso». Uno spazio che avrebbe dovuto ospitare la seconda targa “via Francesco Coco”. «Ma forse ne avevano solo una da piazzare e non sapevano dove metterla», conclude con un briciolo di sarcasmo Meloni. ( mar. co. )

07/11/2009