orientagiovani
Sono sempre meno gli iscritti negli istituti tecnici della provincia, a vantaggio degli indirizzi umanistici. Invertire questa tendenza è l'obiettivo di Orientagiovani, l'incontro organizzato ieri dall'Associazione industriali in collaborazione con Provincia, Comune e Camera di commercio. Nelle sale della Città dell'impresa di Pirri, 230 ragazzi delle medie hanno scoperto i percorsi formativi di sette istituti tecnici della provincia: il Deledda per le attività sociali, il commerciale Da Vinci, il geometri Bacaredda, il nautico Buccari e gli industriali Giua, Marconi e Scano.
«Il mondo dell'impresa ha un grande problema: non riesce a trovare le figure professionali di cui ha bisogno per adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro», osserva Andrea Pili, presidente del gruppo Giovani imprenditori.
«Stiamo diventando una società di servizi, dove non si produce più», gli fa eco l'assessore provinciale alle Attività produttive e Turismo Piero Comandini: «Alcuni orientamenti del passato vanno ripensati». Su 25.911 alunni iscritti alle scuole superiori della provincia, 12.363 hanno scelto l'indirizzo umanistico, 9.577 il tecnico, 3.971 il professionale. «Gli istituti tecnici richiedono lo stesso impegno, studio e serietà dei licei», precisa il dirigente della Provincia Giuseppe Fara, «bisogna sfatare il mito che chi è bravo deve andare al classico». ( f. fu. )
07/11/2009