Turismo, allarme per Pasqua in Sardegna: "Mancano migliaia di lavoratori"
CAGLIARI. La primavera è alle porte e già dal mese di marzo il flusso di turisti anche in Sardegna è in notevole aumento. Ma con la crescita del settore nella bella stagione torna l’allarme della carenza di personale, anche nell’Isola. A lanciare l’allarme sono Confesercenti e Assoturismo, che stimano un buco di 50mila lavoratori. A pagare di più sono le mete turistiche più gettonate, tra cui appunto, la Sardegna.
Una situazione è da considerarsi ormai cronica già dagli anni pre-pandemia. Le difficoltà nella ricerca di personale come camerieri, cuochi, ma anche lavapiatti e addetti alle pulizie, hanno assunto un contorno ormai strutturale, e si ripetono ciclicamente ogni anno.
Nei prossimi mesi, il problema più grande per le imprese sarà quello della gestione delle strutture. Di conseguenza si può già stimare una perdita di fatturato e un abbassamento degli standard qualitativi e impatti sulla produttività.
Secondo le associazioni di categoria una soluzione sarebbe, da un lato, quello di attivare politiche che mitighino il problema della carenza di personale, anche utilizzando risorse del Pnrr e, dall’altro, rafforzando la formazione professionale regionale di figure professionali turistiche.