Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio ed Europei, vertice a quattro

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2009

La novità. Appuntamento in Comune per fare il punto sul dossier-candidatura

Martedì il confronto tra Cappellacci, Floris, Cellino e Figc

Sul tavolo tutte le tematiche al centro delle valutazioni del comitato tecnico dell'Uefa che dovrà assegnare i punteggi alle candidature.
La corrispondenza sul triangolo Comune-Figc-Regione e le continue sollecitazioni del presidente Massimo Cellino hanno dato i loro frutti. Dell'inserimento di Cagliari (e della Sardegna tutta) nel dossier da presentare per la candidatura dell'Italia a organizzare gli Europei di calcio 2016 si parlerà martedì nel corso di un vertice convocato per le 18.30 in Comune.
LA RIUNIONE Attorno a un tavolo, oltre al padrone di casa Emilio Floris, si ritroveranno il presidente della Regione Ugo Cappellacci, quello della società rossoblù Massimo Cellino e il responsabile della Figc per Euro 2016 Michele Uva. Sul tavolo tutte le tematiche al centro delle valutazioni del comitato tecnico dell'Uefa (che dovrà assegnare i punteggi alle varie candidature, limitando la scelta a due sole nazioni).
IL PROBLEMA Nel caso di Cagliari, inutile nasconderlo, l'attenzione è rivolta tutta allo stadio Sant'Elia, giudicato inadeguato da Figc e Uefa. Sfruttando questa circostanza, il Cagliari calcio ha riproposto con forza la sua manifestazione d'interesse a rilevare (acquistandola o, in subordine, ottenendo il diritto di superficie) l'area sulla quale ora sorge l'impianto sportivo. La finalità è quella di abbatterlo e ricostruirlo secondo criteri più moderni, ispirati alla comodità e alla funzionalità.
IL COMUNE Per oltre un anno Giunta e dirigenti comunali (incuranti di un ordine del giorno del Consiglio, che li impegnava a valutare la proposta del Cagliari calcio) non hanno dato risposta all'istanza di Cellino. Ora che la volontà sembrava essere positiva, sono emersi problemi burocratici, legati anche al vincolo d'uso imposto (nel 1961) dalla Regione su quell'area, che venne ceduta al prezzo simbolico di una lira, a condizione che ospitasse «una struttura sportiva a gestione pubblica». Da qui l'interessamento della Regione, chiamata in causa (sulla candidatura, in generale, e non sulla specifica questione dello stadio) anche dalla Figc, con la discesa in campo dello stesso governatore Cappellacci.
LA SOLUZIONE La convocazione del vertice di martedì sembra dimostrare che tutte le parti in causa non vogliono lasciare niente di intentato. «Se ci sono spiragli per una positiva soluzione del problema legato allo stadio non lasceremo niente d'intentato - dice Massimo Cellino - il coinvolgimento della Regione è una garanzia, anche se il sindaco Floris sta facendo appieno la sua parte». ( a. mur. )

08/11/2009