Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Due visitatori e un trenino elettrico

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2008

Tra le lapidi Visita della commissione cultura


Ieri, tra le statue e le croci spezzate del cimitero di Bonaria, si è riunita in “esterna” la commissione cultura del Comune. Una seduta che ha avuto come argomento principale, manco a dirlo, proprio la messa all'asta delle cappelle abbandonate.
Marmi distrutti, tufo gonfio d'acqua, intonaci sgretolati. E neanche un fiore secco. Sulla tomba della famiglia Vivanet è appeso l'avviso di «decadenza della concessione», come sulle altre 14. Ma nessuno ci passa da tempo. E allora verrà venduta. Il più scettico, tra i componenti della commissione, è Paolo Casu (gruppo misto), che parla di «ipotesi non realistica, o quanto meno azzardata».
Maurizio Porcelli sceglie una linea più morbida: «L'importante è che il cimitero venga rimesso in sesto e valorizzato. È così in tutte le città del mondo. Nei cimiteri monumentali vengono sempre organizzati dei percorsi culturali. È giusto che venga recuperata la passeggiata coperta e la sua parte archeologica, ma è altrettanto giusto fare lo stesso per Bonaria».
LA VISITA GUIDATA E domani alle 15,30 ci sarà una passeggiata con tanto di guida tra le tombe storiche. «Una visita guidata aperta a tutta la cittadinanza. Servirà per far conoscere il cimitero: molte generazioni non sono mai entrate qui dentro», spiega Porcelli.
Per Massimiliano Tavolacci, la possibilità dell'asta è da prendere in considerazione, anche se il punto più urgente «è garantire la stabilità e la sicurezza delle cappelle».
Un discorso simile a quello di Massimo Zedda, che però chiede che «venga rispettata la memoria storica della città, soprattutto quando si tratta di cagliaritani illustri».
E nel cimitero di Bonaria sono in tanti: De Candia, Marghinotti, Melis Marini.
Numero dei visitatori: due, ieri mattina.
Hanno preso il trenino elettrico da dodici posti che il Comune mette a disposizione dei cittadini e dei turisti per girare all'interno del camposanto. «Non viene molta gente», racconta l'autista. Comprensibile, considerato che da anni non si seppellisce più nessuno. Così si spiega perché tante tombe - la maggior parte - sono completamente abbandonate. E in balia dei gabbiani. ( m.r. )

04/06/2008