Rassegna Stampa

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Nuovo regolamento a Cagliari: niente adulti su scivoli e altalene e vietato esporre immagini erotich

Fonte: web Castedduonline.it
23 febbraio 2023

Nuovo regolamento a Cagliari: niente adulti su scivoli e altalene e vietato esporre immagini erotiche

Tra 15 giorni entrano in vigore i Daspo per i trasgressori. Ecco tutti i divieti: giochi dei bambini off limits per gli adulti ed è vietato esporre nei luoghi pubblici oggetti o merci contrari al decoro, con caratteristiche, riferimenti e immagini di tipo erotico-sessuale.

 

Stretta su elemosine e panni stesi. Il via al nuovo regolamento sulla sicurezza e il decoro urbano partirà tra 15 giorni. Per 24 aree di Cagliari (dove insistono scuole, università, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri luoghi interessati da consistenti flussi turistici) prevede il Daspo come per gli stadi: sanzione in caso di violazione delle norme, allontanamento e divieto di tornare sul “luogo del delitto”
Ieri seduta ad alta tensione in consiglio comunale: il voto è arrivato quasi alle 23. Il centrodestra ha votato compatto e dato via libera al provvedimento della giunta comunale che ha avuto il via libera del consiglio dopo oltre un anno. “Dopo 92 anni abbiamo approvato nel Consiglio Comunale di Cagliari un regolamento di polizia urbana fortemente voluto dal sindaco Truzzu e dalla giunta di centrodestra, aggiornato con le nuove esigenze della comunità: libertà, decoro e sicurezza”, spiega Toto Sirigu, Fdi, “la sinistra vota contro, ma negli anni in cui ha governato non è mai riuscita a proporre un regolamento differente”.
Fortissime le proteste del centrosinistra che ha improvvisato una manifestazione silenziosa: i consiglieri del centrosinistra si sono alzati in piedi mentre il sindaco Truzzu ha preso la parola esponendo cartelli di protesta. Tante le dichiarazioni contrarie: soprattutto sulle restrizioni per elemosine e bivacchi. “No al sindaco di destra che governa Cagliari”, attacca Fabrizio Marcello, capogruppo Pd, “che vuole allontanare i più fragili, i senza tetto, a chi chiede l’elemosina, a chi stende i panni, al mondo del commercio che non potrà servire bevande alcoliche. Forte con i deboli, debole con i mascalzoni”.
Ecco tutti i divieti. Elemosina. E’ vietato chiedere l’elemosina quando è chiesta esponendo cartelli, ostentando o fingendo menomazioni fisiche, avvalendosi dell’impiego di minori o animali, quando si condiziona la libertà di movimento altrui frapponendosi tra l’autovettura e l’automobilista o un passeggero, oppure quando si ostacola l’ingresso nei negozi, uffici, market, luoghi di culto. Vietato chiedere l’obolo quando nei pressi dei semafori e degli incroci causando intralcio alla circolazione delle auto o in condizioni di ebrezza alcolica o da stupefacenti. 
Scatta anche il divieto di esporre in luogo pubblico oggetti o merci contrari al decoro, con caratteristiche, riferimenti ed immagini di tipo erotico-sessuale, svestirsi totalmente o parzialmente in luogo pubblico in modo da rimanere nudi, seminudi, a torso nudo, in costume da bagno o in modo simile, fuori dagli stabilimenti balneari o dalle zone a ciò destinate, infine no all’utilizzo di impianti o attrezzature destinate al gioco dei bambini da parte di chi abbia superato il limite di età per il loro uso o comunque non rispettando le regole e le indicazioni esplicitate in appositi cartelli di divieto .
Consumo di alcolici. Dalle 22 alle 6 di ogni giorno è vietato consumare e detenere in luogo pubblico, al fine del consumo, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.
Parchi. Nei parchi non ci si potrà sedere sulle catenelle, sui corrimano, sui parapetti, arrampicarsi sui pali, sulle inferriate, bivaccare o dimorare in tende o ripari di fortuna.
Fuochi d’artificio. No all’utilizzo di materiali esplodenti e pirotecnici, seppure omologati, in presenza di persone ed animali, ad una distanza inferiore ai 200 metri da cliniche, ospedali, case di cura, scuole, ambiti condominiali, luoghi pubblici e privati aperti al pubblico, aree naturalistiche e oasi protette, giardini, spazi verdi e pubblici destinati ad animali d’affezione.
Luoghi pubblici. Nei luoghi pubblici o aperti al pubblico è proibito: sedersi, arrampicarsi o sdraiarsi sui beni del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale; arrampicarsi sui pali dell’illuminazione pubblica, della segnaletica stradale, su inferriate, cancellate, muri di cinta o alberi. Vietato anche incatenare biciclette, ciclomotori o motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo, consumare cibi o bevande sui beni del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale e sul suolo pubblico se si intralcia il passaggio.
Panni stesi e scuotimento dai balconi. E’ vietato stendere panni, indumenti, tappeti e simili dalle finestre e dalle terrazze se ne consegue lo stillicidio sulla strada o sulle aree aperte al pubblico transito. Nel procedere all’innaffiatura di fiori o piante deve essere evitato lo stillicidio sulla strada o sulle aree aperte al transito pubblico. E’ vietato scuotere e spolverare dai balconi, dalle finestre e da qualsiasi altra apertura che si affacci sulla pubblica via o piazza: tappeti, panni, stracci, materassi o altre suppellettili.
Vietato, a tutela del decoro e per non causare disturbo e ridurre la luce naturale dalle finestre, stendere biancheria o panni dalle finestre o sui terrazzi che si affacciano sulle vie o piazze pubbliche e luoghi aperti al pubblico o comunque visibili dal suolo, fatta eccezione per quegli immobili che non hanno vedute all’interno della proprietà.
Mestieri ambulanti. I venditori ambulanti e gli artisti di strada non possono svolgere la propria attività entro 50 metri dalle scuole di ogni ordine e grado, chiese ed altri edifici di culto, ospedali, ambulatori medici o uffici pubblici per evitare di disturbare chi studia, prega, lavora, o è ricoverato.