Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La Provincia ci ripensa e aiuta il teatro lirico Verso lo stop agli scioperi?

Fonte: La Nuova Sardegna
6 novembre 2009

VENERDÌ, 06 NOVEMBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari 



Accordo quadriennale per quasi tre milioni e mezzo dopo l’incontro al Viceregio fra Pietrantonio e Milia




CAGLIARI. La Provincia ci ha ripensato: il contributo alla Fondazione del teatro lirico ci sarà e anzichè per tre anni verrà versato per quattro. E’ una sostanziosa iniezione di denaro quella che il presidente Graziano Milia, rimangiandosi il rifiuto di qualche giorno fa, ha garantito alla casse esauste di via Sant’Alenixedda: circa 840 mila euro l’anno, che da qui al 2012 sono tre milioni e 360 mila euro più la rata del 2008 rimasta finora nelle promesse.
Immediato l’effetto sui rapporti sindacali: dall’incontro fra il sovrintendente Maurizio Pietrantonio e le organizzazioni è uscita un’ipotesi di comunicato congiunto andato poi all’esame dell’assemblea, che a tarda sera era ancora in corso. Ma soprattutto sembra delinearsi la decisione - ancora da ratificare - di mettere nel congelatore almeno sino alla fine del mese i tre giorni di sciopero che restavano da fare dopo quello che ha bloccato la seconda dell’Elisir d’amore di Donizetti. Una situazione cambiata grazie all’improvvisa benevolenza di Milia ma forse anche come segno di apertura nei confronti di Pietrantonio, che insieme al malloppo assicurato da palazzo Viceregio ha portato al tavolo un pacchetto di iniziative pensate per tenere il bilancio dell’ex ente lirico in linea di galleggiamento. Come dire: una giornata apparentemente positiva per i vertici del teatro lirico, almeno fino all’esito dell’assemblea. Una giornata cominciata con l’incontro ravvicinato Pietrantonio-Milia e chiusa con la stesura di una nota che se confermata sarebbe finalmente lontana dai contenuti aspramente critici della scorsa settimana.
Difficile capire cosa abbia riportato sui binari del dialogo la vertenza, nata dopo che il sovrintendente aveva annunciato la minaccia di un disavanzo da due milioni di euro sul bilancio 2009, il primo dopo sei anni di gestione in perfetta parità. Stranissimo poi che le sigle sindacali abbiano sentito il fuoco dell’emergenza per un buco così contenuto, quando il teatro si porta appresso da anni il peso di un debito patrimoniale da 26 milioni di euro lasciato in eredità da Mauro Meli, ora impegnato anche a Parma in una battaglia coi giornali e con parte della città. Una battaglia legata agli stessi temi: il suo mega-stipendio da 330 mila euro, rivelato dopo le forti pressioni dell’opinion e pubblica. Poi presunti sprechi, l’invadenza dell’impresario polacco Proszynsky nella programmazione artistica, i costi elevatissimi delle produzioni anche per la presenza costante del solito Lorin Maazel.
Non che al lirico cagliaritano manchino gli spunti i confronto tra i sindacati e i vertici della Fondazione: se nelle note ufficiali i riferimenti sono più sfumati, è diffuso il fastidio per le assunzioni di persone senza curriculum e di ex sindacalisti in disarmo. Fino alla vicenda, per certi versi divertente, di una segretaria malata che si sarebbe fatta sostituire al lavoro dalla sorella. Cose arrivate alla luce per via di un clima che d’improvviso si è acceso fino a farsi rovente. Oggi si saprà se le parole di chiarimento hanno prevalso sulla protesta e sul malcontento di gran parte dei dipendenti del teatro. Si saprà anche se il contenuto del comunicato sarà davvero distensivo - come si attende Pietrantonio - oppure lo scontro sindacale è destinato a protrarsi in attesa delle notizie più importanti: quelle che arriveranno presto da Roma. (m.l)