A Cagliari un Capodanno cinese ristretto: “Ma a giugno vogliamo portare le barche del drago a Su Siccu”
Niente sfilate ma incontri con danze del dragone e del leone al liceo Alberti. L’annuncio di Ispina Wang: “Tra tre mesi vogliamo organizzare un grande evento, in corrispondenza della festa delle barche”
Troppo poco tempo per organizzare un Capodanno cinese in grande stile, come gli anni passati. Sino a poche settimane fa tutta la Cina era quasi chiusa per Covid e allora, a Cagliari, si è deciso di ripiegare su un’unica giornata di eventi, tutti al liceo Alberti. Il 3 febbraio alle 15, nella sede di via Ravenna, si parte con un’ora di tradizioni e curiosità, poi dalle sedici tutti a ballare la danza del dragone e del leone, aiutati da danzatori cinesi esperti e con gli allievi dell’accademia di discipline orientali di Cagliari, capitanata dal maestro Giancarlo Manca “Puntiamo direttamente sul Capodanno 2024”, spiega l’organizzatrice, Ispina Wang, al secolo Chiara Sini. “Intanto festeggiamo l’anno del coniglio”. Prevista, in serata, una cena a pagamento in un ristorante cinese cittadino con piatti tipici del Capodanno: “Gnocchi, niangao e spaghetti di lunga vita”.
Ma qualcosa bolle in pentola per giugno: “In concomitanza con la festa delle barche cinesi, vogliamo portare qualche imbarcazione per fare una grande festa, in parallelo a una sfilata per le vie della città, a Su Siccu”, annuncia la Sini. Un progetto ambizioso, sul quale si trova già al lavoro: “Speriamo di farcela con i tempi, per tutta Cagliari sarebbe davvero uno spettacolo bellissimo”.