Caso stadio, il Cagliari a Regione e Comune: “Decidete o ci tuteleremo”
Il continuo rimbalzarsi di dichiarazioni tra Regione e Comune sulla costruzione del prossimo stadio rossoblù ha seccato la società di Via Mameli

Il Cagliari sta perdendo la pazienza. Il continuo rimbalzarsi di dichiarazioni tra Regione e Comune sulla costruzione del prossimo stadio rossoblù ha seccato la società di Via Mameli. E così ha inviato una nota – prodotta assieme alla azienda di costruzione Costim – ai due enti.

La comunicazione non parla di Su Stangioni, l’area che Solinas avrebbe preferito a Sant’Elia. Ma il club si è trovato spiazzato di fronte all’indiscrezione. Così, nel documento, Cagliari e Costim hanno ribadito i passaggi più importanti del progetto.

La prima parte della nota ripercorre le prime fasi del percorso con la presentazione del primo progetto nel 2015. Il secondo capoverso evidenza un passaggio chiave, quello dell’adozione del “Progetto Guida Nuovo Stadio Sant’Elia e relative connessioni urbane” che, secondo la società e Costim, hanno modificato in modo sostanziale i punti chiave tecnici, giuridici ed economici della prima proposta.

Cagliari calcio e Costim hanno dato l’ok all’adeguamento sottoponendo al Comune il progetto definitivo del nuovo stadio. Il club e il suo partner spiegano anche che le modifiche hanno comportato un aumento dei costi. Sostenendo solo per il progetto spese superiori a 1,6 milioni di euro.

In chiusura la dead line del 31 marzo: dopo quella data potrebbero aprirsi nuovi scenari e la società valuterà come tutelarsi, nell’interesse del progetto e delle spese sostenute.