Provincia. Il presidente replica ai consiglieri regionali del Pdl: il bando per coprire i cento posti è regolare
«Non possiamo attendere la sentenza della Consulta che arriverà tra un anno e mezzo» ¦
«Quel bando non è irregolare e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci». Replica secca del presidente della Provincia, Graziano Milia, a chi aveva messo in dubbio la correttezza delle procedure utilizzate per stabilizzare i precari dell'ente. Lo sfogo, proprio nell'ultimo giorno utile per la presentazione delle domande per partecipare alla selezione. «Ci accusano di poca chiarezza sul numero dei posti da coprire: sono cento, oggi lo posso dire. Prima non avrei potuto perché non sapevamo quante domande di stabilizzazione sarebbero arrivate». I tempi, ha spiegato, sono quelli indicati nel collegato alla Finanziaria regionale: novanta giorni a partire dal collegato, in scadenza il 16 novembre. Si va avanti, quindi, «a meno che non intervenga un atto legislativo del Consiglio regionale o un referendum». Proprio cinque consiglieri regionali del Pdl, infatti, avevano sollevato la questione di una procedura resa possibile grazie a una norma regionale per il momento in pendenza del giudizio di costituzionalità. «Ci hanno accusato di eccessiva fretta - ha detto - ma io credo, invece, che siamo in ritardo in quanto i novanta giorni previsti dal collegato alla Finanziaria scadono il 16 novembre. Non possiamo certo attendere la sentenza della Consulta, che non riguarda direttamente la nostra regione, e che probabilmente arriverà tra un anno e mezzo». Milia ha anche fatto riferimento alla lettera di un funzionario dell’assessorato regionale agli Enti Locali con la quale si comunica la sospensione dei programmi quadriennali di stabilizzazione dei lavoratori precari, e alla risposta della Provincia: o meglio, alla richiesta di chiarimento «sui riferimenti legislativi e normativi che la sostanziano giuridicamente, mentre l'assenza di motivazioni verrà considerata alla stregua di un abuso di potere». Secondo Graziano Milia, quello che è successo non ha precedenti nella storia dell'autonomia: «È impensabile che una forza consiliare si presenti disunita di fronte a un ricorso del Governo, eppure hanno giurato tutti sullo Statuto». Confida però «nel buon senso dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Ugo Cappellacci e Claudia Lombardo », affinché il bando si svolga nei modi e tempi previsti.
SUL NUMERO dei precari da stabilizzare, alcune precisazioni: la pianta organica della Provincia è composta da 618 tra impiegati e funzionari, cui sono da aggiungere i 29 lavoratori della società in house, Proservice. «Rimangono scoperti 160 posti, per i quali - ha spiegato Milia - si prevede la copertura necessaria attraverso le stabilizzazioni e i concorsi. Abbiamo bisogno di tutto il personale per far fronte alle nuove competenze che ci sono state attribuite». ¦ R. M.