Birrette vietate in piazza a Cagliari, protesta contro Truzzu: “Criminalizza i giovani”
Scatta la protesta a palazzo Bacaredda contro il regolamento sulla sicurezza urbana che prevede il divieto di consumo di alcolici fuori dai locali nelle piazze del centro. Decine di giovani stanno manifestando sotto i portici di via Roma contro il provvedimento: “Perseguita anche chi fa l’elemosina”
Scatta la protesta a palazzo Bacaredda contro il regolamento sulla sicurezza urbana in via di approvazione in consiglio comunale. Decine di giovani stanno manifestando sotto i portici di via Roma contro il provvedimento che ormai attende solo il via libera dell’aula.
“Basta perseguitare chi vive di lavoro ambulante ed elemosina”, si legge nei volantini affissi dai manifestanti, “basta con la criminalizzazione e allontanamento dalla città dei giovani, sono le strade vissute a creare sicurezza”.
Il regolamento di sicurezza urbana votato dall’esecutivo di Truzzu vieta l’elemosina quando è chiesta con le seguenti modalità: esponendo cartelli, ostentando o fingendo menomazioni fisiche, avvalendosi dell’impiego di minori e/o animali, quando nei parcheggi si condiziona la libertà di movimento altrui frapponendosi tra l’autovettura e l’automobilista o un passeggero, quando si ostacola l’ingresso nei negozi, uffici, market, luoghi di culto, quando si esercita nei pressi dei semafori e degli incroci causando intralcio alla circolazione veicolare e rischio per l’incolumità degli stessi, quando si esercita nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici intralciando la salita o la discesa dagli stessi, in condizioni di ebrezza alcolica o da stupefacenti.
Nei luoghi pubblici o aperti al pubblico è vietato: esporre in luogo pubblico oggetti e/o merci contrari al decoro, con caratteristiche, riferimenti ed immagini di tipo erotico-sessuale, svestirsi totalmente o parzialmente in luogo pubblico in modo da rimanere nudi, seminudi, a torso nudo, in costume da bagno o in modo similare, fuori dagli stabilimenti balneari o dalle zone a ciò destinate, utilizzare gli impianti o le attrezzature destinate al gioco dei bambini da parte di chi abbia superato il limite di età per il loro uso, abbandonare i mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi e abbandonare i rifiuti prodotti (carta, bottiglie, lattine, ecc.) nei luoghi ove il consumo di cibi e/o bevande su suolo pubblico risulti autorizzato.
Vietati anche i bivacchi, l’accattonaggio, il divieto di vendita di materiali per strada in modo insistente frapponendosi tra sportello e abitacolo dei mezzi in fase di parcheggio. E prevede l’introduzione del daspo per gli schiamazzi notturni in centro. Vietati anche i giochi pirotecnici. Sono state anche individuate zone rosse (piazze, stazioni, cimiteri, luoghi di culto, edifici di pregio, ospedali, questura, o nelle quali c’è maggiore afflusso di persone) da rendere maggiormente vivibili all’insegna della tranquillità, come ad esempio il centro storico e in particolare il quartiere Marina. Chi si macchia di comportamenti contro il regolamento in queste zone, sarà allontanato.