Le prime parole di Ranieri: "Dentro di me un maremoto, ho sempre saputo che sarei tornato"
CAGLIARI. "Sono felice ed entusiasta di poter sedere ancora una volta su panchina del Cagliari". Sono le prime parole di Claudio Ranieri da nuovo tecnico del Cagliari. Le pronuncia dopo un'accoglienza da brividi ricevuta all'aeroporto di Elmas, al suo arrivo, e appena seduto di fronte ai giornalisti nella prima conferenza stampa di presentazione ufficiale da quando l'annuncio del suo grande ritorno è stato confermato dal club.
"Dentro di me c’era un maremoto. Emozioni indelebili del mio precedente viaggio in Sardegna. Cagliari è quella che mi ha fatto diventare grande", dice Ranieri, " La forza del Cagliari mi ha sempre dato la spinta per non mollare e tenere duro. Questi ricordi positivi mi mettevano paure: ‘Perché devo sporcare quei ricordi?’ Ma perché devo essere così egoista. Il figlio di Riva mi scriveva: ‘Ti stiamo aspettando. Tutti ti vogliono’. Tutto questo mi ha portato a dire: ‘Si accetto’. Ho visto tutto questo entusiasmo, giornali e aeroporto. Ora devo trasformarlo in punti".
Poi aggiunge: “Sono contento di tornare e iniziare e non vedo l’ora di risentire il pubblico che ci aiuta. Sono i giocatori che tirano il meglio dai tifosi. Bisogna supportarci sempre. Stateci dietro. Tutti vogliono battere il Cagliari, stateci vicino. Cercheremo ogni volta di giocare per vincere. Voglio una squadra che senta l'appartenenza all’isola".
“L'entusiasmo è una cosa buona. Ma stateci vicino, non chiedeteci la luna", confessa Ranieri, "Sarò io nello spogliatoio a farlo. Dentro di me ho sempre sentito che sarei tornato ma quel sano egoismo dentro di me mi diceva: ‘Ma chi te lo fa fare’”.
"Quello che mi piacerà fare è andare a giocare qui vicino. Dove c’è buon campo e portare la squadra qui vicino. Se c’è la possibilità lo faremo. Dobbiamo salire. Non posso promettere che ce la faremo, ma faremo di tutto. So che è difficile ma lo faremo. Nelle nostre possibilità. I giocatori è il motore della squadra. Bisogna avere senso di appartenenza e amore per la squadra. Nessuna critica ti potrà ferire perché tu hai dato tutto”.
"Io voglio il massimo. Ma dammi il 100% di te. È una sfida particolare, questo sì. Mi bolle dentro, altrimenti non sarei stato qui”.