Cagliari, mille transenne soffocano la città: “Le toglieremo entro due mesi”
Piazzate per buche, per lavori che poi durano troppo o per la caduta di cornicioni. Sono tantissime le transenne dal centro alla periferia, arriva il giro di vite del Comune: tutti i cittadini responsabili del posizionamento dovranno continuare ad aprire il portafoglio.
Giro di vite sulle transenne in città, il Consiglio comunale ha votato all’unanimità il nuovo regolamento. Sono circa un migliaio le transenne attualmente distribuite in città. Le cause del loro posizionamento e i responsabili del procedimento possono essere innumerevoli, sia pubblici che privati, in certi casi, una volta posizionate, diventano ingombranti per troppo tempo, causando disagi ai pedoni e agli automobilisti. Dopo il passaggio nella commissione Protezione Civile guidata dal riformatore Raffele Onnis, con tanto di approvazione bipartisan, arriva l’ok anche dal Consiglio. Tutti i cittadini che avranno causato il posizionamento di una o più transenne, vuoi per una buca in seguito a dei lavori privati o per la caduta di calcinacci dalla facciata di un palazzo, dovranno continuare a pagare sino alla rimozione della transenna. “Tra le diverse novità è stata introdotta l’adozione di un registro elettronico georeferenziato contenente tutte le transenne presenti nel territorio, con tutta una serie di parametri, come l’ubicazione delle transenne, la data di posizionamento, il numero delle stesse transenne, la tipologia di blocco, che può anche essere una recinzione o un pianale, la tipologia del procedimento, il titolare della proprietà o il concessionario, la data di ricezione della certificazione di messa in sicurezza del sito, quella di rimozione delle transenne, l’eventuale costo e pagamento del noleggio”, spiega Onnis.
“Questo strumento gestionale consentirà di avere un censimento costantemente aggiornato ed una visione immediata della distribuzione delle transenne nel territorio. Con una visione globale sarà possibile monitorare e stabilire quelle che possono essere le priorità dal punto di vista cronologico temporale. Un’altra importante modifica regolamentare prevede che nel caso in cui il responsabile della problematica sia la stessa amministrazione comunale, il servizio responsabile del procedimento debba risolverla entro il termine di 60 giorni con l’eliminazione della causa e la rimozione delle transenne”.