Dagli uccelli uccisi a Monte Urpinu al rigassificatore, ambientalisti furiosi: “Cagliari città dei diritti negati”
Manifestazione di protesta sotto il Comune, pesanti critiche al sindaco Truzzu. Angelo Cremone: “Dopo il premio motosega per gli alberi tagliati, gli daremo quello del pavone impagliato. Al posto degli animali veri porteremo a Monte Urpinu 240 ochette di gomma”
Dall’abbattimento degli alberi sino al rigassificatore previsto a Giorgino, passando per i 240 uccelli uccisi a Monte Urpinu. Sono stati questi, uniti ai cartelloni contro la comunità Lgbt, i motivi che hanno spinto principalmente gli ambientalisti, ma anche semplici cittadini, a protestare sotto il Comune: “Cagliari città dei diritti negati”, questo il nome dato alla protesta che ha visto, tra gli altri, l’attivista ecologico Valerio Piga e Angelo Cremone piazzare cartelli di protesta contro, principalmente, il sindaco Paolo Truzzu: “L’altra volta avevamo consegnato al primo cittadino il premio di sindaco motosega per il taglio indiscriminato degli alberi, stavolta gli toccherà quello del pavone impagliato e a Monte Urpinu saranno messe 240 ochette di gomma, almeno loro non inquineranno”, dice, ironicamente, Cremone. Che ha anche ricordato la battaglia contro il rigassificatore fatta a Piombino dal sindaco: “È dello stesso partito di Truzzu, eppure non vuole quell’opera nella sua città. Non la vogliamo nemmeno noi di Cagliari”.