Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Circoscrizione due, dimissioni di massa dell'opposizione

Fonte: L'Unione Sarda
5 novembre 2009

sant'avendrace Sette consiglieri lasciano



Sette consiglieri dell'opposizione di centrosinistra nella circoscrizione due alzano bandiera bianca: «Dimissioni irrevocabili contro la deriva politica e istituzionale raggiunta dall'assemblea circoscrizionale». Da ieri pomeriggio la circoscrizione di viale Sant'Avendrace è monca. Sei consiglieri dell'ex Ulivo (Cinzia Isola, Marco Isola, Matteo Massa, Francesca Ghirra, Teresa Piras e Corrado Mascia) e l'indipendente del gruppo di Rifondazione-Sinistra europea (Sandro Pisanu) hanno deciso di lasciare l'incarico.
LA SEDUTA Alle 17 i consiglieri del centrosinistra si sono presentanti nell'aula di viale Sant'Avendrace per la seduta di consiglio. Il vice presidente Aldo Porcu ha aperto i lavori e dai banchi dell'opposizione Cinzia Isola ha chiesto di poter leggere un documento firmato da altri sei consiglieri. «A quasi tre anni e mezzo dalle elezioni amministrative l'opposizione di centrosinistra ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Una decisione irrevocabile, frutto di un'analisi politica della situazione, che ci ha visto impotenti davanti alle più elementari azioni propositive per la collettività che siamo stati chiamati a rappresentare».
I PUNTI Diverse le motivazioni che hanno fatto maturare una decisione, di fatto, ufficiale essendo stata messa a verbale e che verrà formalizzata nelle prossime settimane con la firma delle dimissioni. «Nel corso della legislatura», hanno evidenziato i consiglieri dimissionari, «è emersa l'impossibilità di poter trovare soluzioni ai problemi del territorio». Il motivo? «La mancata applicazione delle norme sul decentramento rendono le circoscrizioni organismi inutili, inefficaci e assenti nell'interpretare il loro ruolo». La situazione specifica della circoscrizione 2 ha fatto il resto: «All'indomani della decisione di tagliare drasticamente i gettoni di presenza, abbiamo assistito al progressivo svilimento dell'assemblea. Garantire il numero legale in aula è diventata l'unica impresa degna di nota di questo consiglio». La situazione è poi precipitata quando «con decisione unilaterale della maggioranza, si è deciso di modificare l'orario della riunione del consiglio estromettendo di fatto l'opposizione di centrosinistra dal consiglio». La stessa maggioranza ha incontrato enormi difficoltà: «Spesso non è riuscita a garantire il numero legale, anche in seconda convocazione, dove sarebbe bastata la presenza di solo otto consiglieri. Nel solo mese di ottobre quattro su cinque riunioni sono andate deserte. Unica attività del centrodestra: la spendita dei fondi economali e dei contributi per l'organizzazione di attività nel territorio. Attività, peraltro, di dubbia qualità. Ci assumiamo così l'onere delle dimissioni come atto di responsabilità verso gli elettori».
IN COMUNE La notizia è stata comunicata anche in Consiglio comunale. La lettera con le motivazioni delle dimissioni è stata letta da Claudio Cugusi (Pd). (m. v.)

05/11/2009